Avvocato Ivano Ragnacci a Roma

Ivano Ragnacci

Avvocato Penalista Cassazionista del Foro di Roma


Informazioni generali

L' Avv. Ivano Ragnacci è specializzato in materia penale con ultradecennale esperienza nel settore - Ideatore dell' Unione Professionisti Italiani Specialisti che opera su tutto il territorio nazionale con la collaborazione di Professionisti esperti in ogni materia giuridica e disciplina correlata, per la risoluzione sinergica di ogni caso sottoposto allo Studio. Autore di pubblicazioni scientifice e docente di Corsi accreditati dal CNF in materia Penale e Processuale Penale.

Esperienza


Incidenti stradali

Autore: "L’OVERRULING GIURISPRUDENZIALE NELLA CIRCOLAZIONE STRADALE: DAL REATO CONTINUATO A QUELLO COMPLESSO", consultabile su: Salvis Juribus rivista web. Esperto in Codice delle Assicurazioni ex D.Lgs 7 settembre 2005, n. 209. Numerosi casi risolti all'attivo con integrale o percentuale risarcimento danni alla vittime d'incidente stradale in via stragiudiziale.


Diritto penale

Sono specializzato in materia penale con ultradecennale esperienza nel settore (Scuola Nazionale di Formazione Specialistica dell'Avvocato Penalista UCPI anni 2015-2016) - Ideatore dell' Unione Professionisti Italiani Specialisti. Esperienza nel settore penale documentata da titoli accademici, frequentazione quotidiana delle aule giudiziarie e soprattutto risultati sul campo, sono la garanzia certificata per ogni indagato, imputato o parte lesa che necessiti di una proficua ed efficace rappresentanza tecnica in sede processuale ed endoprocedimentale.


Sostanze stupefacenti

Autore e docente in corsi di formazione specialistica per avvocati accreditati al cnf dal titolo: "normativa e giurisprudenza sugli stupefacenti" e "tecniche difensive dell'avvocato penalista", fruibili sulla piattaforma "formazione cammino diritto". autore: "la tecnica legislativa nel reato di spaccio di droga: la norma penale inbianco nella logica del favor rei". autore: "le sezioni unite della cassazione sulla liceita' della vendita di cannabis sativa o light"; autore: "la prova nel reato di spaccio di droga".


Altre categorie:

Violenza, Omicidio, Domiciliazioni, Stalking e molestie, Edilizia ed urbanistica, Reati contro il patrimonio, Tutela dei minori, Diritto penitenziario, Diritto internazionale ed europeo, Malasanità e responsabilità medica, Diritto ambientale, Diritti umani, Gratuito patrocinio, Risarcimento danni.


Referenze

Sentenza giudiziaria

Suprema Corte di Cassazione, Sez. IV^ Penale, Annulla senza rinvio l'ordinanza impugnata e dispone la trasmissione degli atti al Tribunale del riesame di Roma. Così deciso il 13 dicembre 2023

Penale Sent. Sez. 4 Num. 1869 Anno 2024.

6.Nel caso in esame, la decisione con la quale è stata dichiarata l'inammissibilità della prima richiesta dì riesame era fondata esclusivamente sulla costatazione che quella istanza non era stata ritualmente proposta, in qunato priva della sottoscrizione digitale. Questo provvedimento non ha comportato alcun apprezzamento delle ragioni di fatto e di diritto che hanno indotto il Pubblico Ministero a convalidare il decreto di sequestro Si tratta, dunque, di un provvedimento che non può avere effetti preclusivi rispetto ad una istanza di riesame ritualmente proposta e non tardiva.

Sentenza giudiziaria

Dichiarati inammissibili i ricorsi di Procura Generale e Parte civile avverso la sentenza di assoluzione della Corte di Appello di Roma in favore dell'imputato arrestato per tentato omicidio.

Suprema Corte di Cassazione Sez. 1 Penale, n. 7852 del 2024.

Il giovane imputato, dopo essere stato arrestato con la grave accusa di tentato omicidio, sottoposto a custodia cautelare custodiale per oltre un anno e condannato in primo grado, veniva prosciolto in Grado di Appello, Sentenza questa da ultimo confermata dalla Suprema Corte di Cassazione che dichiarava inammissibili i ricorsi presentati da Procura Generale e Parti Civili.

Sentenza giudiziaria

In tema di ingiusta detenzione, la Suprema Corte di Cassazione, Sezione IV^ Penale "Annulla l'ordinanza impugnata con rinvio per un nuovo giudizio alla Corte di appello di Roma".

Penale Sent. Sez. 4 Num. 44577 Anno 2022

La Corte territoriale ha ritenuto la sussistenza della grave colpa ostativa al riconoscimento del diritto all'indennizzo per l'ingiusta deduzione subita per la condotta processuale gravemente imprudente della ricorrente che, in sede di interrogatorio di convalida dell'arresto per il delitto di tentato omicidio in danno del compagno della madre, ha mantenuto il silenzio su elementi essenziali della fattispecie a lei ascritta, non specificando le ragioni dell'accoltellamento della persona offesa, così da contribuire a creare e mantenere un quadro di gravità indiziaria a suo carico in ordine al citato delitto, rispetto al quale, solo a custodia cautelare già cessata, ha fornito giustificazioni sufficienti a revocarlo. Infatti, secondo la ricostruzione della Corte territoriale, la Crudu, solo dinanzi al p.m. nell'interrogatorio del 11 dicembre 2017, quando la custodia cautelare era ormai cessata, ha dettagliatamente riferito le circostanze di fatto e le emozioni soggettive che hanno indotto il GIP a ravvisare una situazione legittima difesa ed archiviare il procediamo nei suoi confronti. 3. I motivi di ricorso, meglio precisati anche col motivo aggiunto, sono fondati.

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