Marco Farinella

Informazioni generali

Laureato con il massimo dei voti in Giurisprudenza presso l’Università Cattolica di Milano. Collabora con un primario studio milanese dal 2019. Si è occupato, sia in ambito giudiziale che stragiudiziale, di diritto penale dell’ambiente, nonché di reati colposi in materia di sicurezza sul lavoro, responsabilità medica e reati contro il patrimonio e la Pubblica Amministrazione. Ha altresì approfondito il diritto penale dell’informatica e il diritto penale dello sport. Ha frequentato un Master in Management sanitario. È membro di Organismi di vigilanza.

Esperienza

Diritto penale

La mia attività riguarda essenzialmente il diritto penale, in ogni suo settore. Gran parte dell'assistenza avviene in ambito giudiziale, ma ho assistito numerose volte in ambito stragiudiziale alcune società che hanno richiesto consulenza, soprattutto in chiave prevenzionistica.

Reati contro il patrimonio

Lo studio legale con cui collaboro si occupa di reati contro il patrimonio da moltissimi anni, pertanto è frequente assistere persone fisiche indagate per reati contro il patrimonio e per reati fiscali.

Diritto ambientale

Da numerosi anni lo studio presso cui esercito la professione assiste primarie società multinazionali in processi per delitti ambientali. Ho svolto anche attività di consulenza e fornito pareri in ottica di prevenzione.

Altre categorie

Sicurezza ed infortuni sul lavoro, Antiriciclaggio, Violenza, Stalking e molestie, Omicidio, Discriminazione, Sostanze stupefacenti, Diritto penitenziario, Diritto dell'informatica, Privacy e GDPR.

Credenziali

Pubblicazione legale

La cooperazione multidisciplinare nell'attività medica

L'Indice penale

In tema di colpa professionale medica, qualora ricorra l'ipotesi di cooperazione multidisciplinare, ancorché non svolta contestualmente, ogni sanitario - compreso il personale paramedico - è tenuto, oltre che al rispetto dei canoni di diligenza e prudenza connessi alle specifiche mansioni svolte, all'osservanza degli obblighi derivanti dalla convergenza di tutte le attività verso il fine comune ed unico, senza che possa invocarsi il principio di affidamento da parte dell'agente che non abbia osservato una regola precauzionale su cui si innesti l'altrui condotta colposa, poiché la sua responsabilità persiste in base al principio di equivalenza delle cause, salva l'affermazione dell'efficacia esclusiva della causa sopravvenuta, che presenti il carattere di eccezionalità ed imprevedibilità.

Pubblicazione legale

La delega di funzioni

L'Indice penale

Le posizioni di garanzia in tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro tra delega e principio di effettività. Il caso peculiare del mutamento del datore di lavoro delegante.

Pubblicazione legale

La Cassazione sulla configurabilità del reato di appropriazione indebita di files

L'Indice penale

Integra il delitto di appropriazione indebita la sottrazione definitiva di “dati informatici” o “file” mediante copiatura da un “personal computer” aziendale, affidato all’agente per motivi di lavoro e restituito con “hard disk” “formattato”, in quanto i “dati informatici”, per fisicità strutturale, possibilità di misurarne le dimensioni e trasferibilità da un luogo all’altro, sono qualificabili come cose mobili ai sensi della legge penale.