Avvocato Mariangela Cirrincione a Palermo

Mariangela Cirrincione

Avvocato a Palermo


Informazioni generali

Dottoressa in Giurisprudenza presso la scuola patavina. Avvocato del foro di Palermo. Svolgo attività di consulenza ed assistenza in giudizio in favore di privati, aziende ed enti pubblici. Mi occupo principalmente di diritto penale con particolare riguardo al diritto penale dell'impresa.

Esperienza


Tutela dei minori

Grazie all'esperienza maturata presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia, fornisco assistenza e consulenza in tema di diritto minorile penale e civile (difesa del minore nel processo penale, affidamenti, adozioni nazionali e internazionali, decadenza potestà genitoriale,


Diritto penale

Svolgo consulenza ed assistenza legale a persone indagate, imputate e persone offese del reato. diritto penale (penale commerciale, penale tributario, penale del lavoro, penale ambientale, reati contro la pubblica amministrazione, maltrattamenti in famiglia, mobbing, colpa medica, ecc). Svolgo attività di due diligence penale preventiva.


Matrimonio

Fornisco assistenza legale nell’ambito della convivenza coniugale, per quando riguarda diritti e doveri dei coniugi, questioni patrimoniali, adozioni, separazione e divorzio.


Altre categorie:

Negoziazione assistita, Diritto civile, Diritto commerciale e societario, Diritto tributario, Malasanità e responsabilità medica, Diritto ambientale, Diritto agrario, Risarcimento danni, Eredità e successioni, Unioni civili, Separazione, Divorzio, Affidamento, Adozione.


Referenze

Titolo professionale

Executive Master in Diritto tributario e contenzioso

MeliusForm Business School - 4/2022

Approfondimento tecnico-pratico e casistico sul diritto e il processo tributario, nonché sul rapporto tra processo penale e contenzioso fiscale, con particolare attenzione alle pratiche di due diligence penale preventiva ed allo sviluppo delle tecniche di difesa in sede di verifiche/controllo, giudiziale e nella fase del contraddittorio con l’Ufficio.

Pubblicazione legale

I flussi informativi e gli assetti organizzativi dell’impresa collettiva: profili penalistici della business judgment rule - M. Consiglio, M. Cirrincione

Rivista Percorsi Penali, 1/2023

La nuova formulazione dell’art. 2086 c.c., introdotta dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, ridisegna assetti organizzativi e responsabilità dell’imprenditore: l’amministratore ha il dovere di agire con la dovuta diligenza, espressione del dovere di correttezza e buona fede, ma non ha l’obbligo di amministrare la società con successo economico. A ciò si collega e da ciò discende, da un lato, l’insindacabilità delle scelte di merito gestorio, quando esse siano razionali e ragionevoli, non connotate da imprudenza originaria, e così risultanti all’esito di un giudizio ex ante volto a verificare se vi sia stato un apprezzamento preventivo di tutti i rischi connessi all’operazione da intraprendere con la conseguentemente adozione di tutte le cautele del caso; dall’altro, l’ammissibilità del sindacato giudiziale sulla struttura organizzativa predisposta dall’amministratore, entro i limiti e secondo i criteri della proporzionalità e della ragionevolezza, in linea con una funzionale compliance penale. Il contributo proposto, nel quadro disegnato dall’intersezione tra i due piani, si propone di leggere la disciplina dei reati fallimentari, con particolare riguardo alla bancarotta preferenziale ed alle operazioni infragruppo, esaminando il profilo della business judgement rule, alla luce del nuovo art. 2086 e in relazione al tema dei flussi informativi interni alla singola impresa, nonché nella fondamentale prospettiva di conservazione della c.d. continuità aziendale.

Pubblicazione legale

Evasione fiscale e continuità aziendale: l’alternativa del diavolo? - M. Consiglio, M. Cirrincione

La disciplina penale in materia tributaria, a cura di Sergio Schlitzer, Editoriale Scientifica, 2021

"La drammatica crisi economico-finanziaria che attraversa l’Italia, oggi acuita oltremodo dalle conseguenze dell’applicazione di rigide misure di contenimento della pandemia globale, riattualizza il tema del rapporto tra crisi di impresa e reati fiscali, rendendo non più procrastinabile una riflessione sul destino del ceto produttivo del Paese, la cui sopravvivenza passa, non di rado, dalla scelta tra evasione e continuità aziendale, alternativa del diavolo per l’imprenditore che, stretto nella morsa della crisi di liquidità, può ragionevolmente programmare la prosecuzione dell’impresa soltanto dando preferenza ai fattori produttivi. Nel presente contributo, si dà atto dei nodi della normativa relativa ai reati tributari omissivi, con particolare riguardo al delitto di omesso versamento dell’imposta sul valore aggiunto, rispetto al quale è possibile scorgere una concreta quanto necessaria prospettiva di riforma che trasferisca nella legislazione quei principi di giustizia già noti e valorizzati, seppur con qualche difficoltà, dalla giurisprudenza".

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Lo studio

Mariangela Cirrincione
Via Della Libertà 39
Palermo (PA)

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