Avvocato Riccardo Crippa a Cornate d'Adda

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Il parcheggio nel corsello condominiale. Ovvero i limiti dell’utilizzo della cosa comune

Scritto da: Riccardo Crippa - Pubblicato su IUSTLAB

Pubblicazione legale:

E’ sostanzialmente pacifico in giurisprudenza – forse un po’ meno nella vita reale – che la sosta di automezzi nel cortile comune, che pregiudichi la transitabilità e/o l’utilizzo degli spazi, costituisca una violazione dell’art. 1102 c.c..

La norma citata prevede infatti che l’uso della cosa comune da parte del comproprietario sia sottoposto ad un doppio limite: primo non alterarne la destinazione d’uso, secondo non impedire agli altri comproprietari l'utilizzo.

Ne consegue che l’occupazione – mediante parcheggio per lunghi periodi di tempo della propria autovettura – di una porzione del cortile condominiale, configura un abuso, poiché impedisce agli altri condomini di partecipare all’utilizzo dello spazio comune, ostacolandone il libero e pacifico godimento ed alterando l’equilibrio tra le concorrenti ed analoghe facoltà (Cass. n. 3640/2004).

Se di fronte a queste definitive argomentazioni giuridiche, il condomino proseguirà nella propria condotta illegittima, magari sostenendo “ma si, l’ho lasciata cinque minuti, adesso la sposto”, non resterà che invocare un’altra decisione della Suprema Corte.

Con recente sentenza, la Corte di Cassazione ha infatti avuto modo di precisare che l’art. 1102 c.c., sull’uso della cosa comune da parte di ciascun partecipante alla comunione, non pone alcun margine minimo di tempo e di spazio per l’operatività delle limitazioni del predetto uso, sicché può costituire abuso anche l’occupazione per pochi minuti di una porzione del cortile comune, ove comunque impedisca agli altri condomini di partecipare al godimento dello spazio oggetto di comproprietà (Cass. n. 7618/2019, riprendendo n. 3400/1978).

A questo punto il condomino (maleducato), non avrà più valide argomentazioni (giuridiche) da opporvi.


Avv. Riccardo Crippa - Avvocato civilista

Sono Riccardo Crippa e mi occupo principalmente di diritto civile. Sono altresì specializzato nell'assistenza e nella gestione delle crisi da sovraindebitamento. Per me il rapporto tra cliente ed avvocato deve essere personale e diretto. Prediligo lavorare con piccole e medie imprese e con privati, a cui posso offrire una consulenza personalizzata, concreta e puntuale. Opero presso i tribunali di Monza, Milano, Bergamo e Lecco.




Riccardo Crippa

Esperienza


Recupero crediti

Credo che gli elementi fondamentali nella gestione di una pratica di recupero crediti siano il tempo ed i costi. Procedere speditamente aumenta infatti l'efficacia dell'azione e riduce il rischio di incappare nell'inesigibilità del credito. Il cliente deve poi essere sempre consapevole dei costi dell'attività, così da superare la paura che "il gioco non valga la candela". Assisto alcune imprese di medie/piccole dimensioni del territorio, che mi affidano la gestione dei loro portafogli crediti


Diritto civile

Mi occupo quotidianamente di tutte quelle questioni - stragiudiziali e giudiziali - che rientrano nel diritto civile: rapporti personali e familiari, successioni, proprietà e diritti reali, risarcimento danni, responsabilità medica e professionale, tutela del credito e condominio. Assisto anche soggetti sovraindebitati nell'affrontare il momento di crisi, individuando la miglior strategia per superarlo.


Diritto condominiale

Collaboro da anni con diversi studi di amministrazione condominiale, fornendo consulenza e assistenza sia nella fase stragiudiziale (consulti e redazione di pareri) che nella fase giudiziale, in tutte quelle problematiche tipiche del condominio: infiltrazioni, impugnazione delibere, risarcimento danni da cose in custodia, responsabilità amministratore, recupero spese condominiali, ecc.


Altre categorie:

Tutela degli anziani, Pignoramento, Domiciliazioni, Diritto di famiglia.


Referenze

Caso legale seguito

Recupero spese condominiali

Impresa costruttrice del complesso morosa nel pagamento delle spese condominiali

L'amministratore condominiale si rivolge al legale segnalando che l'impresa che ha realizzato un complesso immobiliare nella Provincia di Monza, e da cui è poi nato il condominio, non versa da tempo le spese condominiali. Il problema è particolarmente grave considerato che la suddetta impresa è ancora proprietaria di numerosi appartamenti (per oltre 300/1000) e che la morosità di un condomino tanto "pesante" sta privando il condominio di risorse finanziarie fondamentali all'erogazione dei servizi comuni. Naturalmente tutti gli appartamenti ancora di proprietà dell'impresa costruttrice sono gravati da ipoteca fondiaria, il che scoraggia la richiesta di un pignoramento immobiliare. Si decide quindi di pignorare i canoni di locazione che l'impresa costruttrice incassa mensilmente dai propri inquilini, che vengono così dirottati dalle casse dell'impresa a quelle del condominio. Grazie a questo stratagemma, il condominio riesce ad incassare le spese condominiali anche dall'impresa costruttrice (che evidentemente non le avrebbe volute versare) in attesa che venga completata la vendita di tutti gli appartamenti.

Caso legale seguito

Sfratto per morosità abitazione

Sfratto e recupero del credito - Tribunale di Monza

La proprietaria, esasperata dalle vane promesse di un inquilino moroso da tempo, decide di rivolgersi ad un avvocato. Siamo nel mese di febbraio. Si procede immediatamente con la notifica di sfratto per morosità; l'inquilino non rilascia spontaneamente l'immobile, rendendo necessario l'intervento dell'Ufficiale Giudiziario. Nel frattempo si inzia la pratica per il recupero dei canoni in arretrato e delle spese legali, pignorando lo stipendio dell'inquilino moroso. Nel mese di settembre l'immobile viene liberato. Pochi mesi dopo, la proprietaria incassa, grazie al pignoramento, anche tutti gli arretrati e tutti i costi che ha dovuto sostenere.

Esperienza di lavoro

Legale esterno - Azienda che si occupa di vendita e noleggio carrelli elevatori

Dal 3/2020 - lavoro attualmente qui

Dal marzo 2020 una azienda di medie dimensioni operante nella Provincia di Bergamo mi ha assegnato un portafoglio costituito da circa venti clienti insolventi. Alcune posizioni erano incagliate da tempo. La quasi totalità si è conclusa con l'incasso di tutto il dovuto a seguito di formale diffida. Per le altre sono invece corso procedure di recupero del dovuto mediante esecuzione forzata.

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Studio Legale Crippa
Via San Pietro N. 3
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