L'articolo affronta il tema dell'eccessiva determinatezza dell'art. 615 bis c.p. il quale, limitando la sussistenza del reato di interferenze illecite nella vita privata al procurarsi indebitamente, mediante l'uso di strumenti di ripresa visiva o sonora, notizie o immagini attinenti alla vita privata nei SOLI luoghi indicati nell'art. 614 (abitazione - altro luogo di privata dimora - appartenenze di essi), lascerebbe prive di tutela tutta una serie di ipotesi in cui, a prescindere dalla tipicità del luogo in cui si svolgono gli atti di natura privata, si ravviserebbero comunque indebite interferenze.
Con la sentenza in commento può affermarsi di stare assistendosi ad una graduale inversione di rotta da parte della S.C. nell'abbandonare i binari di una rigida interpretazione della norma suddetta, a favore di un'ermeneutica più ampia della nozione di privata dimora.
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L'avv. Tiziana Gammino offre assistenza legale nel campo del diritto penale, anche minorile, della persona e degli enti ex d.lgs. 231/01. Ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza c/o l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro discutendo la tesi in Diritto Penale "Dalla malattia ai disturbi di personalità: crisi del concetto di imputabilità". Ha conseguito c/o l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro lo Short Master in "Responsabilità amministrativa da reato degli enti ex d.lgs. 231/01" . Ha conseguito, c/o l'Università della Calabria, il C.A.F.P. in "Devianza e neuroscienze".
Mi sto occupando di diversi casi di maltrattamenti contro familiari e conviventi. Il più delicato riguarda due genitori, da me assistiti, denunciati per avere posto in essere, in concorso tra loro, maltrattamenti nei confronti della figlia minorenne. In un altro processo l'imputata, da me assistita ed accusata di maltrattamenti e lesioni personali aggravate nei confronti del marito, è stata assolta.
Attualmente mi occupo prevalentemente di delitti contro l'amministrazione della giustizia, contro la famiglia, la persona e la libertà morale e contro il patrimonio e anche di reati previsti da leggi speciali [es. art. 73 co. 1 e 4 D.P.R. 309/90 (stupefacenti), art. 2 co. 1 e 1 bis D.L. 463/83 (ritenute INPS)]. L'ultimo incarico ricevuto in materia di leggi speciali riguardava la violazione dell'art. 7 co. 2 D.L. n. 4/19, per avere l'imputato omesso di comunicare all'INPS l'inizio di un rapporto di lavoro ed avere, di conseguenza, percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. L'imputato è stato assolto.
Offro la mia disponibilità ai colleghi dei vari fori italiani per accessi in cancellerie/segreterie/UNEP e uffici vari.
Reati contro il patrimonio, Recupero crediti, Sostanze stupefacenti, Tutela dei minori.
Tiziana Gammino
Via Milano 6
Andria (BT)
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