Avvocato Adriano Cortellessa a Arezzo

Adriano Cortellessa

Avvocato esperto in Infortuni sul Lavoro


Informazioni generali

Sono Adriano Cortellessa, esperto in infortuni sul lavoro per aver maturato consolidata esperienza in infortuni gravi e morte sui luoghi di lavoro per violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro. Opero a livello nazionale e prediligo lavorare su casi complessi. Sono molto trasparente ed i miei assistiti sono partecipi dell'attività svolta. Ho sviluppato una accurata conoscenza della materia sia in sede penale che civile ed ho approfondito il tema del risarcimento danni.

Esperienza


Sicurezza ed infortuni sul lavoro

Ho preso coscienza di quanto fosse importante una difesa attiva già in sede di indagini preliminari, a seguito dell’apertura di un procedimento penale, e quindi di supporto allo stesso pubblico ministero e, per esso, allo SPISAL (Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza Ambiente di Lavoro) nella loro veste di polizia giudiziaria, anche perché è materia abbastanza complessa. Inoltre è necessario avere una duplice competenza; sia in sede penale che civile atteso che, su ambedue le sedi, si opera a seguito di un infortunio grave sul lavoro.



Referenze

Titolo professionale

Seminario di Studi

Scuola Superiore della Magistratura - 10/2019

L'obiettivo del corso è stato di analizzare i principali profili critici che segnano tanto le indagini che l’eventuale fase dibattimentale del processo. La lettura delle problematiche legate alla prevenzione nei luoghi di lavoro, riguardo alla previsione di tutele e obblighi, alla valutazione dei rischi, alla formazione, informazione e addestramento dei lavoratori. E' stato altresì affrontato il tema del rapporto tra responsabilità penale degli individui e responsabilità da reato della persona giuridica per il quale, quando si discute di reati presupposto a connotazione colposa, deve valutarsi anche l’incidenza delle politiche di spesa, tanto riguardo all’individuazione delle condotte tenute “nell’interesse o a vantaggio” dell’impresa, tanto con riferimento alla effettiva portata liberatoria dell’adozione di determinati modelli organizzativi. sanitaria. Di spessore i relatori del seminario, dal Dr. Raffaele Guariniello, già coordinatore del Gruppo Sicurezza del Lavoro della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, al dott. Giuseppe Pavich, Consigliere della Corte Suprema di Cassazione, al Prof. Rocco Marco Blaiotta, Titolare dell'insegnamento di Diritto penale del lavoro presso la Libera Università Internazionale degli Sudi Sociali Guido Carli - LUISS, già presidente di sezione della Corte Suprema di Cassazione, al dott. Vincenzo Pezzella, Consigliere della Corte Suprema di Cassazione, al prof. avv. Elisa Scaroina, Titolare dell’insegnamento di Diritto e procedura penale degli enti presso la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli – LUISS.

Titolo professionale

Master Esperto nella progettazione del Modello 231

Scuola di Formazione IPSOA_Wolters Kluwer - 1/2016

L'art. 25 septiesdecies del D.Lgs 231/2001 disciplina la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche in caso di infortunio sul lavoro. Il Modello 231, introdotto con il Decreto Legislativo n. 231 del 8 giugno 2001, rappresenta un importante strumento di prevenzione per le imprese. Esso prevede l'adozione di un sistema di organizzazione, gestione e controllo volto a prevenire la commissione di reati da parte dei dipendenti e degli amministratori. La sua adozione è divenuta negli anni sempre più fondamentale per garantire una gestione aziendale etica e responsabile. Peraltro l'efficacia esimente di un valido Modello 231 (detto anche MOGC, ovvero Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo) è stata confermata da numerose pronunce giurisprudenziali. Il Master aveva la finalità di trasmettere gli strumenti utili per progettare un Modello di Organizzazione e Gestione in linea con il D.Lgs. 231/01 e s.m.i..

Pubblicazione legale

Il medico di famiglia può riaprire un infortunio sul lavoro

Blog personale

In questo articolo si parla della possibilità riapertura di un infortunio sul lavoro da parte del medico di famiglia se il lavoratore, dopo aver ripreso l’attività lavorativa lamenta una recidiva della malattia subita a seguito dell’infortunio e per la quale aveva già usufruito di un periodo di astensione dal lavoro. Parliamo quindi di riapertura dell' infortunio ed il medico di famiglia è legittimato a riaprire l'infortunio sul lavoro; ma solo se vi sia stata una iniziale ripresa dell’attività lavorativa da parte del lavoratore infortunato e sempre che non si sia trattato di una nuova causa che abbia determinato la malattia atteso che, in tal caso, saremmo di fronte ad un nuovo infortunio. Deve cioè trattarsi di una cosiddetta ricaduta della patologia già denunciata. Nell’eventualità quindi che, ripresa l’attività lavorativa, il lavoratore infortunato avverta nuovamente i sintomi della pregressa malattia, la procedura di rientro al lavoro, prima perfezionatasi, prevede la riapertura della precedente pratica di infortunio come ricaduta e, conseguentemente, il medico di famiglia può riaprire un infortunio sul lavoro.

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