Andrea Cagliero

Informazioni generali

Laureato nel 2010, presso la Facoltà di Giurisprudenza di Torino, ho superato l'esame di abilitazione alla professione di avvocato nel novembre 2014 presso il distretto della Corte d'Appello di Torino. Nel giugno 2016 ho conseguito un master in "Scienze criminologiche, vittimologiche e victim support". Svolgo l'attività professionale nell'ambito del diritto penale, in particolare in: reati contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica, la persona e il patrimonio; omicidio e lesioni stradali; responsabilità medica; stupefacenti; reati tributari.

Esperienza

Diritto penale

Vanto esperienza di oltre 10 anni nel diritto penale, facendo della mia passione un mestiere. La specializzazione, esclusivamente nel suddetto ramo del diritto, mi ha consentito di acquisire dinamicità e duttilità nelle varie categorie, dal c.d. penale carcerario (es. stupefacenti, reati contro la persona, ecc...) al penale bianco (es. bancarotta, reati tributari, ecc...), dalla violazione di norme stradali alla responsabilità medica, garantendo professionalità e competenza, sempre attento alle esigenze del cliente.

Sostanze stupefacenti

Oggi giorno, il consumo delle droghe è estremamente diffuso, in particolare tra i giovani. Tale realtà comporta un elevato rischio, anche inconsapevole, di rimanere coinvolti in un procedimento penale per violazione delle norme sugli stupefacenti, punite molto severamente. Ho seguito con successo molti casi di persone rimaste coinvolte in tali vicende giudiziarie.

Violenza

Lavorando nel campo del diritto penale, spesso mi imbatto in casi dove la violenza è il punto cardine della vicenda, si veda reati come - a mero titolo esemplificativo - rapina, lesioni, maltrattamenti, stalking.

Altre categorie

Stalking e molestie, Reati contro il patrimonio, Omicidio, Sicurezza ed infortuni sul lavoro, Incidenti stradali, Malasanità e responsabilità medica, Mobbing, Diritto commerciale e societario, Risarcimento danni, Diritto ambientale, Fallimento e proc. concorsuali, Diritto e sicurezza alimentare, Tutela degli animali, Gratuito patrocinio, Domiciliazioni.

Credenziali

Sentenza giudiziaria

Assolto dal reato di maltrattamenti

Sentenza n.152/2020 del Tribunale di Torino - Sezione penale

Ho difeso con successo un ragazzo di appena vent'anni, accusato di maltrattamenti. Il capo d'imputazione recitava testualmente: " del reato di cui agli artt. 572 - 61 c. 1 n11 quinquies c.p., perché maltrattava i famigliari conviventi XXX (padre) YYY (madre) ZZZ (fratello minorenne), e ciò ponendo in essere nei loro confronti una pluralità di comportamenti umilianti e vessatori, ed in particolare ingaggiando con i genitori continui litigi per motivi futili e sempre connessi all'uso smodato di sostanze stupefacenti nel corso dei quali li insultava quotidianamente, rompeva oggetti e suppelletili di casa, li minacciava reiteratamente di morte e li aggrediva anche fisicamente". A seguito dell'istruttoria dibattimentale, dove ho avuto modo di porre domande ai genitori, ai vicini e agli operanti intervenuti in occasione dell'arresto del cliente, sono riuscito a dimostrare come, in realtà, si trattasse di un rapporto estremamente conflittuale tra i soggetti coinvolti, connotato da aggressioni e violenze reciproche, in cui non vi era un soggetto dominante e uno passivo, ma i ruoli erano rivestiti a seconda delle occasioni dall'uno o dall'altro. Pertanto, il Giudice ha assolto il giovane perché il fatto non sussiste.

Recensione positiva

Professionista preciso e competente

1/2020 - Luciano - cliente

Un professionista preciso e competente. personalmente ho percepito il senso di condivisione, virtù rara nella categoria, durante una mia personale vicenda giudiziaria, nella quale venni assolto.

Esperienza di lavoro

Of counsel (diritto penale) - Studio legale Floris Giacardi

Dal 1/2019 - lavoro attualmente qui

Lo studio legale Floris Giacardi si occupa di moltissimi settori del diritto civile. Con la mia collaborazione (e di una collega specializzata nel diritto amministrativo) offre tutela completa all'assistito, che potrà sempre contare sulla consulenza di un avvocato specializzato al caso proprio. Insieme, abbiamo già concluso alcuni procedimenti con ottimi risultati, rafforzando costantemente la reciproca stima e fiducia.

Recensione positiva

Professionista corretto e preparato

1/2020 - Maurizio - Collega

Un professionista corretto ed estremamente preparato. Un valido collega, di grande umanità e competenza, un ottimo punto di riferimento in ambito penale.

Recensione positiva

Correttezza e cordialità

1/2020 - Giancarmine - cliente

Professionalità, correttezza e cordialità sono le doti che contraddistinguono l’Avv. Cagliero. Da professionista del condominio ho avuto modo di usufruire di una sua consulenza mesi fa, dove ho avuto modo di apprezzare la dote umana e la sua esperienza nella professione.

Recensione positiva

Grande professionalità e disponibilità

10/2020 - Roberto B.

Grande professionalità e disponibilità,estremamente attento a tutti gli aspetti giuridici e umani. Se avrò occasione di consigliare a un conoscente un avvocato sarà certamente l’avvocato Cagliero.

Caso legale seguito

Dopo averlo sedotto ricattava un pensionato. Condannata a 4 anni.

Sentenza del Tribunale di Ivrea, luglio 2022

Ho difeso un uomo ultrasettantenne, vittima di estorsione da parte di una vicina di casa. La donna, approfittando della conoscenza pluriennale e di sporadici episodi di intimità, ha minacciato il mio cliente di denuncia per violenza sessuale se non avesse assecondato le di lei richieste di denaro. Dopo circa un anno, la figlia dell'uomo, scoperto un ammanco di quasi 43.000 euro dal conto corrente del padre, prende contatti con il mio studio. Procediamo immediatamente con una denuncia presso la Procura competente. Dopo aver ottenuto, in fase di indagini, la misura cautelare di divieto di avvicinamento alla vittima, affrontiamo il processo penale, al termine del quale la donna è stata condannata a 4 anni e 4 mesi di reclusione per estorsione e stalking, oltre ad una provvisionale risarcitoria, immediatamente esigibile, di 30.000 euro.

Caso legale seguito

Patente restituita all'ubriaco che ha cagionato un incidente stradale.

Venaria Reale , 1 luglio 2019

Attualmente, mi sto occupando di un caso di guida in stato di ebbrezza, con l'aggravante della causazione di un incidente. Nello specifico, il cliente, in piena notte, ha perso il controllo del proprio mezzo, abbattendo uno dei cancelli delimitanti la celebre Reggia di Venaria. A seguito di alcoltest, il soggetto è risultato avere 2,8 g/l (vale a dire oltre 5 volte il limite consentito), quindi è stato indagato per il reato di cui all'art.186 C.d.S.. Inoltre, il Prefetto gli ha sospeso in via cautelare la patente, in attesa della decisione del giudice penale, che potrebbe irrogare addirittura la sanzione della revoca del documento, comportante l'impossibiltà di riottenerlo prima di 3 anni. In attesa del processo penale, ho impugnato la decisione del Prefetto, con argomentazioni in punto di diritto e di fatto, facendo presente al Giudice dell'erronea applicazione della legge. Il Giudice di Pace di Ivrea, con sentenza n.1126/2019, ha accolto le richieste e ha ordinato l'immediata restituzione della patente.

Caso legale seguito

Morte a seguito di caduta in un canale artificiale

San Mauro Torinese, 29 maggio 2015

Mi sono occupato di un caso profondamente tragico. Qualche anno fa, un ragazzo di 33 anni, ricoverato presso una comunità per problemi psichiatrici, è affogato in un canale artificiale. La vicenda, da un punto di vista giudiziario, si è rivelata particolarmente complessa, in quanto non vi era modo di capire come il giovane fosse caduto in acqua ( se è scivolato o suicidato), individuando di conseguenza il possibile colpevole dell'evento. Le indagini hanno coinvolto sia l'ente gestore del canale, privo di adeguate barriere protettive che separano il corso d'acqua dal passaggio pedonale, sia la struttura di ricovero, in qualità di garante della salute del proprio ospite. Ad oggi, i punti oscuri sono ancora tanti e difficilmente si individuerà un colpevole, ma l'episodio ha dato modo di portare avanti con successo la battaglia dei Comuni, attraversati dal canale, per l'installazione di adeguate misure di protezione.

Caso legale seguito

L'inganno Cashback

Aperta un'indagine sulle società che gestiscono la rete di acquisti digitali. Due torinesi dichiarano guerra al sistema di rimborso: "Non è un affare, ma una truffa!"

Seguo due giovani che hanno denunciato una nota società - che opera nel campo del c.d. "cash back" - per truffa. La società trarrebbe ingenti introiti attuando uno schema piramidale, detto anche "schema Ponzi": un meccanismo di vendita e promozioni che si autoalimenta raccogliendo adesioni di nuovi consumatori, tramite il reclutamento di tesserati, o il versamento di pagamenti per ottenere progressioni di carriera. In altri termini, lo società promette, a chi recluta altri tesserati o fa importanti investimenti nella società stessa, lauti guadagni che, in realtà non arriveranno mai. La società è già stata multata dall'A.G.C.M. con sanzione milionaria; provvedimento che è stato confermato dal Tar Lazio.

Pubblicazione legale

Autoriciclaggio l'acquisto di bitcoin con denaro provento di delitto

Studio Cataldi

Articolo sul rapporto tra il delitto di autoriciclaggio e bitcoin.

Pubblicazione legale

D.Lgs. 231/2001: la contestazione va tradotta nella lingua del legale rappresentante

Studio Cataldi

Articolo sulle notifiche alle società indagate ai sensi del D.Lgs. 231/2001.

Pubblicazione legale

Applicabile il 131 bis c.p. anche in caso di reato continuato

Studio Cataldi

Articolo inerente alla disciplina del reato continuato e del particolare istituto della tenuità del fatto.

Pubblicazione legale

Misure cautelari: obbligo di notifica ai parenti della persona deceduta ex art.299 c.p.p.

Studio Cataldi

Sintesi della sentenza delle Sezioni Unite (17156/2022), in tema di misure cautelari, secondo cui, in caso di decesso della persona offesa da reato, la notifica prevista dall'art.299 c. 3 e 4bis cpp va effettuata ai prossimi congiunti, purché abbiano nominato un difensore ovvero dichiarato o eletto un domicilio.

Pubblicazione legale

Arresti domiciliari per altra causa: legittimo impedimento a comparire

Studio Cataldi

Per le Sezioni Unite della Cassazione, gli arresti domiciliari p.a.c. integrano legittimo impedimento a comparire, imponendo al giudice di rinviare a nuova udienza e disporre la traduzione del detenuto.

Pubblicazione legale

La dichiarazione incompleta non configura il reato ex art.5 D.lgs. n.74/2000

In questo mio contributo, tratto la sentenza recenta della Cassazione, ove viene chiarito come la mancata compilazione di un quadro apposito non integri di per sé il reato di omessa dichiarazione previsto dall'art. 5 D.Lgs. 74/2000 ma al più quello di cui all'art. 4 dello stesso decreto.

Pubblicazione legale

Dlgs 231/2001: la cancellazione della società non estingue l'illecito

Studio Cataldi

Articolo inerente alle condanne subite dalle società ai sensi del D.Lgs 231/2001.

Titolo professionale

Master specialistico in scienze criminologiche, vittimologiche e victim support

Associazione Me.Dia.Re e Osservatorio Internazionale Vittime di Violenza di Torino - 6/2016

Il master affrontava un settore particolare della criminologia, analizzando compiutamente la figura della vittima nelle vicende dal risvolto penale.

Caso legale seguito

Si strappa il tubo dell’ossigeno, indagati 26 medici e infermieri

Brigida Ranno si è svegliata dall’anestesia ed è morta dopo aver tolto il sistema di respirazione. Una perizia dovrà stabilire se gli allarmi non hanno funzionato

La paziente era ricoverata in terapia intensiva per covid-19, intubata e sedata. E' stata rinvenuta ai piedi del letto, priva di vita ed estubata. Grazie anche alle immagini video del sistema di sorveglianza installato nella stanza, è stato possibile accertare che la signora si è svegliata dalla sedazione e, in preda ad evidente stato di shock, si è estubata ed è caduta dal letto. I soccorsi sono stati tardivi e, pertanto, vani. Per la Procura ed i periti del Tribunale vi è responsabilità dell'equipe che aveva in cura la signora, non essendo stati rilevati i segni di risveglio che avrebbero dovuto indurre i medici ad intervenire, riacalibrando il dosaggio della sedazione ed evitando, quindi, l'evento nefasto. Censure anche nei tempi dei soccorsi, estremamenti lenti, nonostante gli allarmi sonori dei macchinari che sollecitavano un intervento più che rapido. Io rappresento i famigliari della vittima, coadiuvato da un medico legale noto in tutto il territorio nazionale.

Intervista pubblica

"Giustizia e giustizia"

Canale 512 SKY - 3/2017

Sono stato ospite della rubrica "Non ci sono più soldi", andata in onda sul canale 512 SKY nel marzo 2017, per affrontare le tematiche più interessanti inerenti alla vita in carcere: come e quando si rischia la restrizione in carcere; l'attività del carcerato e sua riabilitazione.