Andrea Cagliero

Recensione positiva

Un professionista corretto ed estremamente preparato. Un valido collega, di grande umanità e competenza, un ottimo punto di riferimento in ambito penale.

Recensione positiva

Professionalità, correttezza e cordialità sono le doti che contraddistinguono l’Avv. Cagliero. Da professionista del condominio ho avuto modo di usufruire di una sua consulenza mesi fa, dove ho avuto modo di apprezzare la dote umana e la sua esperienza nella professione.

Recensione positiva

Grande professionalità e disponibilità,estremamente attento a tutti gli aspetti giuridici e umani. Se avrò occasione di consigliare a un conoscente un avvocato sarà certamente l’avvocato Cagliero.

Caso legale seguito

Ho difeso un uomo ultrasettantenne, vittima di estorsione da parte di una vicina di casa. La donna, approfittando della conoscenza pluriennale e di sporadici episodi di intimità, ha minacciato il mio cliente di denuncia per violenza sessuale se non avesse assecondato le di lei richieste di denaro. Dopo circa un anno, la figlia dell'uomo, scoperto un ammanco di quasi 43.000 euro dal conto corrente del padre, prende contatti con il mio studio. Procediamo immediatamente con una denuncia presso la Procura competente. Dopo aver ottenuto, in fase di indagini, la misura cautelare di divieto di avvicinamento alla vittima, affrontiamo il processo penale, al termine del quale la donna è stata condannata a 4 anni e 4 mesi di reclusione per estorsione e stalking, oltre ad una provvisionale risarcitoria, immediatamente esigibile, di 30.000 euro.

Caso legale seguito

Attualmente, mi sto occupando di un caso di guida in stato di ebbrezza, con l'aggravante della causazione di un incidente. Nello specifico, il cliente, in piena notte, ha perso il controllo del proprio mezzo, abbattendo uno dei cancelli delimitanti la celebre Reggia di Venaria. A seguito di alcoltest, il soggetto è risultato avere 2,8 g/l (vale a dire oltre 5 volte il limite consentito), quindi è stato indagato per il reato di cui all'art.186 C.d.S.. Inoltre, il Prefetto gli ha sospeso in via cautelare la patente, in attesa della decisione del giudice penale, che potrebbe irrogare addirittura la sanzione della revoca del documento, comportante l'impossibiltà di riottenerlo prima di 3 anni. In attesa del processo penale, ho impugnato la decisione del Prefetto, con argomentazioni in punto di diritto e di fatto, facendo presente al Giudice dell'erronea applicazione della legge. Il Giudice di Pace di Ivrea, con sentenza n.1126/2019, ha accolto le richieste e ha ordinato l'immediata restituzione della patente.

Caso legale seguito

Mi sono occupato di un caso profondamente tragico. Qualche anno fa, un ragazzo di 33 anni, ricoverato presso una comunità per problemi psichiatrici, è affogato in un canale artificiale. La vicenda, da un punto di vista giudiziario, si è rivelata particolarmente complessa, in quanto non vi era modo di capire come il giovane fosse caduto in acqua ( se è scivolato o suicidato), individuando di conseguenza il possibile colpevole dell'evento. Le indagini hanno coinvolto sia l'ente gestore del canale, privo di adeguate barriere protettive che separano il corso d'acqua dal passaggio pedonale, sia la struttura di ricovero, in qualità di garante della salute del proprio ospite. Ad oggi, i punti oscuri sono ancora tanti e difficilmente si individuerà un colpevole, ma l'episodio ha dato modo di portare avanti con successo la battaglia dei Comuni, attraversati dal canale, per l'installazione di adeguate misure di protezione.

Caso legale seguito

Seguo due giovani che hanno denunciato una nota società - che opera nel campo del c.d. "cash back" - per truffa. La società trarrebbe ingenti introiti attuando uno schema piramidale, detto anche "schema Ponzi": un meccanismo di vendita e promozioni che si autoalimenta raccogliendo adesioni di nuovi consumatori, tramite il reclutamento di tesserati, o il versamento di pagamenti per ottenere progressioni di carriera. In altri termini, lo società promette, a chi recluta altri tesserati o fa importanti investimenti nella società stessa, lauti guadagni che, in realtà non arriveranno mai. La società è già stata multata dall'A.G.C.M. con sanzione milionaria; provvedimento che è stato confermato dal Tar Lazio.

Pubblicazione legale

Articolo sul rapporto tra il delitto di autoriciclaggio e bitcoin.

Pubblicazione legale

Articolo sulle notifiche alle società indagate ai sensi del D.Lgs. 231/2001.

Pubblicazione legale

Articolo inerente alla disciplina del reato continuato e del particolare istituto della tenuità del fatto.

Pubblicazione legale

Sintesi della sentenza delle Sezioni Unite (17156/2022), in tema di misure cautelari, secondo cui, in caso di decesso della persona offesa da reato, la notifica prevista dall'art.299 c. 3 e 4bis cpp va effettuata ai prossimi congiunti, purché abbiano nominato un difensore ovvero dichiarato o eletto un domicilio.

Pubblicazione legale

Per le Sezioni Unite della Cassazione, gli arresti domiciliari p.a.c. integrano legittimo impedimento a comparire, imponendo al giudice di rinviare a nuova udienza e disporre la traduzione del detenuto.

Pubblicazione legale

In questo mio contributo, tratto la sentenza recenta della Cassazione, ove viene chiarito come la mancata compilazione di un quadro apposito non integri di per sé il reato di omessa dichiarazione previsto dall'art. 5 D.Lgs. 74/2000 ma al più quello di cui all'art. 4 dello stesso decreto.

Pubblicazione legale

Articolo inerente alle condanne subite dalle società ai sensi del D.Lgs 231/2001.

Titolo professionale

Il master affrontava un settore particolare della criminologia, analizzando compiutamente la figura della vittima nelle vicende dal risvolto penale.

Caso legale seguito

La paziente era ricoverata in terapia intensiva per covid-19, intubata e sedata. E' stata rinvenuta ai piedi del letto, priva di vita ed estubata. Grazie anche alle immagini video del sistema di sorveglianza installato nella stanza, è stato possibile accertare che la signora si è svegliata dalla sedazione e, in preda ad evidente stato di shock, si è estubata ed è caduta dal letto. I soccorsi sono stati tardivi e, pertanto, vani. Per la Procura ed i periti del Tribunale vi è responsabilità dell'equipe che aveva in cura la signora, non essendo stati rilevati i segni di risveglio che avrebbero dovuto indurre i medici ad intervenire, riacalibrando il dosaggio della sedazione ed evitando, quindi, l'evento nefasto. Censure anche nei tempi dei soccorsi, estremamenti lenti, nonostante gli allarmi sonori dei macchinari che sollecitavano un intervento più che rapido. Io rappresento i famigliari della vittima, coadiuvato da un medico legale noto in tutto il territorio nazionale.

Intervista pubblica

Sono stato ospite della rubrica "Non ci sono più soldi", andata in onda sul canale 512 SKY nel marzo 2017, per affrontare le tematiche più interessanti inerenti alla vita in carcere: come e quando si rischia la restrizione in carcere; l'attività del carcerato e sua riabilitazione.