Carla Nassetti

Informazioni generali

Esperta in diritto di famiglia e delle persone, fornisce assistenza in procedimenti di separazione, divorzio, scioglimenti unioni civili, patti prematrimoniali, contratti di convivenza, amministrazioni di sostegno, danno endofamiliare, procedure di adozione, diritto delle successioni e pianificazione successoria. Esperta anche di responsabilità civile, si occupa del particolare ambito della responsabilità medica.

Esperienza

Diritto di famiglia

Da oltre 20 anni mi occupo delle famiglie e delle vicende che le riguardano, con una particolare attenzione allo stato emotivo delle persone che si rivolgono al mio studio, che cerco di accogliere con la comprensione necessaria a mostrare loro con lucidità la lettura giuridica della loro situazione e delle conseguenze delle scelte da assumere. La mia esperienza professionale riguarda separazione e divorzi, cessazione di unioni civili, procedimenti per la regolamentazione dell'esercizio della responsabilità genitoriale, azioni per il riconoscimento o disconoscimento di paternità e adozioni, successioni e accordi prematrimoniali.

Eredità e successioni

Ho seguito numerose successioni conflittuali che si sono tutte concluse con transazioni anche se iniziate con un procedimento contenzioso. Il cambiamento che ha riguardato "la famiglia" negli ultimi decenni, oltre ad alcune modifiche normative, ha infatti, introdotto nuove categorie di successibili che generano frequentemente, in sede di successione, la riemersione di risalenti rancori fra i familiari spesso responsabili di comportamenti ostili e prevaricatori che generano inevitabilmente il conflitto. Nell'ipotesi del raggiungimento di un accordo, è indispensabile la conoscenza delle ricadute fiscali dei patti raggiunti.

Risarcimento danni

Mi sono occupata di una particolare categoria di danno che è quello "endofamiliare", inteso quale danno esistenziale conseguente alla lesione di un diritto costituzionalmente protetto che va ad incidere sulla condotta di vita della persona, quale ripercussione relazionale di segno negativo. Si tratta, in sostanza, del pregiudizio subito dal familiare causato da comportamenti tali da violare diritti di rango costituzionale, quali la dignità e il decoro dell'altro coniuge, o, il diritto del figlio a crescere moralmente assistito da entrambi i genitori.

Credenziali

Esperienza di lavoro

Consulente legale - VTN AVVOCATI

Dal 2/2007 - lavoro attualmente qui

Ho utilizzato il Trust quale strumento di definizione della crisi della famiglia, ottenendo precedenti giurisprudenziali che hanno dichiarato ammissibile l'attribuzione all'ex coniuge della posizione beneficiaria di un Trust precedentemente istituito, quale liquidazione una tantum dell'assegno divorzile, con efficacia solutoria, e che hanno valorizzato il diritto di credito dell’ex coniuge nei confronti del trustee, evidenziandone la piena autonomia.

Titolo professionale

Scuola di Alta formazione specialistica in diritto di Famiglia e delle Persone

Università ROMA 3 e Scuola Superiore dell'Avvocatura - 10/2019

Corso biennale di alta formazione specialistica in diritto delle persone, delle relazioni familiari e dei minorenni. Si tratta di un master che prevede l'approfondimento di tutte le aree del diritto di famiglia, dalla crisi della famiglia (separazione-divorzio-scioglimento delle Unioni Civili-cessazione di convivenza) sotto l'aspetto processuale, alle conseguenze giuridiche che essa produce (contributo al mantenimento per coniuge debole e figli - affidamento dei figli minori e regolamento dell'esercizio della responsabilità genitoriale), nonché alla questione dell'assegnazione della casa familiare. Il corso ha, inoltre, approfondito temi quali la decadenza e la sospensione della responsabilità genitoriale, le azioni di riconoscimento e disconoscimento della paternità, le misure a tutela dei soggetti deboli (amministrazione di sostegno), i regimi patrimoniali della famiglia e gli effetti che essi producono in caso di crisi, il danno endofamiliare e il macro tema degli strumenti di pianificazione patrimoniale della famiglia.

Pubblicazione legale

Niente assegno divorzile se non c'è rilevante divario fra redditi

Il Quotidiano Giuridico

Nota a sentenza della decisione del Tribunale di Trento, 15 gennaio 2025 che ha negato l’assegno divorzile alla moglie la quale chiedeva il riconoscimento dell'emolumento sostenendo che il suo ruolo endofamiliare le aveva consentito di dedicarsi solo ad attività lavorative saltuarie per tutta la durata del matrimonio. Il Tribunale negava l’assegno divorzile sostenendo la totale assenza di quel rilevante divario reddituale, che costituisce la precondizione fattuale per il riconoscimento dell'assegno. In particolare, il Collegio non ravvedeva la sussistenza di alcun rilevante squilibrio tra la condizione economico – reddituale delle parti riferibile allo scioglimento del vincolo coniugale, e che quindi, non si dovesse procedere alla verifica di applicabilità dei criteri enunciati dalla nota sentenza della Suprema Corte a sezioni unite