Avvocato Francesco Sequino a Roma

Francesco Sequino

Avvocato dell'immigrazione e civilista

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The right to love and live together: covenant of cohabitation by proxy for couples with foreign partners - Il Diritto di Amare e vivere insieme: patto di convivenza per procura per coppie con partner stranieri

Scritto da: Francesco Sequino - Pubblicato su IUSTLAB

Pubblicazione legale:

Il diritto di una coppia che si ama a vivere insieme, ovunque desideri farlo, è un principio fondamentale riconosciuto da molte leggi e convenzioni internazionali. Tuttavia, per molte coppie, la burocrazia e le restrizioni sui visti possono rendere questo desiderio difficile da realizzare. In Italia, esiste una soluzione legale che potrebbe aiutare le coppie eterosessuali e omosessuali a superare questi ostacoli: la sottoscrizione di un patto di convivenza per procura.


Cos’è un Patto di Convivenza?

Un patto di convivenza è un accordo tra due persone che decidono di vivere insieme in una relazione stabile e duratura. Questo accordo, disciplinato dalla legge italiana, offre una serie di diritti e doveri reciproci, simili a quelli del matrimonio, pur mantenendo la coppia al di fuori del vincolo matrimoniale.


La Procura: Un Mezzo per Superare le Distanze

La procura è un documento legale con cui una persona (il mandante) autorizza un’altra persona (il procuratore) a compiere determinate azioni in sua vece. Questo strumento giuridico può essere utilizzato in vari contesti, compreso quello del patto di convivenza. In pratica, un partner che non può recarsi in Italia può conferire a un procuratore (che potrebbe essere l’altro partner o un terzo fidato) il potere di sottoscrivere il patto di convivenza in sua vece.


Il Quadro Normativo

Sebbene non ci siano ancora precedenti giurisprudenziali specifici riguardanti la sottoscrizione di un patto di convivenza per procura, la legge italiana non vieta esplicitamente questa possibilità. Pertanto, è ragionevole ritenere che sia legale stipulare un patto di convivenza a distanza. Questo potrebbe costituire una base solida per richiedere un visto per motivi familiari, permettendo così al partner straniero di entrare e vivere legalmente in Italia.


Richiesta del Visto

Una volta registrato il patto di convivenza, il partner straniero può presentare una richiesta di visto per motivi familiari presso l’ambasciata o il consolato italiano del paese di residenza. La documentazione da presentare include, oltre al patto di convivenza, prove della relazione stabile e duratura, come corrispondenza, fotografie, e dichiarazioni di terzi.


Considerazioni Finali

Il patto di convivenza per procura rappresenta una soluzione innovativa e legale per le coppie che, a causa delle restrizioni sui visti, non possono vivere insieme in Italia. Sebbene la mancanza di precedenti giurisprudenziali possa rappresentare un’incertezza, la flessibilità della legge italiana in materia di procure offre una via percorribile. Le coppie interessate dovrebbero consultare un avvocato specializzato in diritto di famiglia per garantire che tutti i passi siano compiuti correttamente e aumentare le possibilità di successo nella richiesta del visto.


Il diritto di amare e vivere insieme è sacrosanto, e con gli strumenti giuridici adeguati, anche le distanze più grandi possono essere superate.


ENGLISH VERSION 


The right of a loving couple to live together, wherever they wish to do so, is a fundamental principle recognized by many international laws and conventions. However, for many couples, bureaucracy and visa restrictions can make this desire difficult to achieve. In Italy, there is a legal solution that could help heterosexual and homosexual couples overcome these obstacles: signing a cohabitation pact by proxy.


What is a cohabitation pact?

A cohabitation covenant is an agreement between two people who decide to live together in a stable, long-term relationship. This agreement, governed by Italian law, provides a set of mutual rights and duties, similar to those of marriage, while keeping the couple outside the marriage bond.


The Power of Attorney: A Means of Overcoming Distances

Power of attorney is a legal document by which one person (the principal) authorizes another person (the attorney) to perform certain actions on his or her behalf. This legal instrument can be used in various contexts, including cohabitation. In practice, a partner who is unable to travel to Italy can empower a proxy (who could be the other partner or a trusted third party) to sign the cohabitation agreement on his or her behalf.


Avv. Francesco Sequino - Avvocato dell'immigrazione e civilista

Sono avvocato specializzato in diritto dell'immigrazione e di famiglia, fondatore della law firm FSLAWCONSULTING. Aiuto i miei Clienti nell'ottenere visti di ingresso, permessi di soggiorno, ottenere la cittadinanza italiana per nascita (iure sanguinis), per residenza, matrimonio, unione civile, risolvere buchi di residenza. Li assisto nelle delicate vicende familiari, cercando di tutelare innanzitutto l'interesse dei figli. Prediligo un approccio umano ed empatico con il Cliente. La nostra mission è dare il nostro contributo professionale per un'Italia sempre più integrata e multiculturale. Svolgo la mia attività in tutta Italia.




Francesco Sequino

Esperienza


Discriminazione

Come avvocato, sono dedito a combattere ogni forma di discriminazione, impegnandomi a difendere i diritti delle categorie più vulnerabili, inclusi gli extracomunitari e le persone con orientamenti sessuali diversi. Affronto ogni caso con la convinzione che la giustizia e l'uguaglianza siano diritti universali. Mi batto per abbattere le barriere e costruire un ambiente legale inclusivo, dove ciascuno possa vedere riconosciuta la propria dignità. Mi metto al fianco di chi ha bisogno di una voce forte e determinata per rivendicare i diritti fondamentali, contribuendo a costruire una società più equa e rispettosa delle diversità.


Immigrazione e cittadinanza

Specializzato in diritto dell'immigrazione, la mia pratica si distingue per una profonda sensibilità verso l'integrazione sociale, con focus sulla cittadinanza "iure sanguinis". La mia esperienza di missionario in Brasile ha arricchito la mia prospettiva globale, facendomi comprendere le sfide che si affrontano nel venire in Italia. Aiuto i miei Clienti nell'ottenere visti di ingresso, permessi di soggiorno, risolvere buchi di residenza, ottenere la cittadinanza italiana per nascita, per residenza, matrimonio, unione civile, etc. Nel fare ciò, cerco di avere sempre con il Cliente un approccio innovativo, empatico e molto umano.


Unioni civili

Fslawconsulting si occupa anche della tutela dei diritti delle coppie unite civilmente. Aiutiamo le coppie ad unirsi in Italia ed a stabilirsi sul nostro territorio, supportando cittadini italiani e stranieri, sia in Italia che all'estero. Crediamo nell'importanza dei diritti delle coppie omoaffettive e lavoriamo con impegno per garantire alle unioni rispetto e la protezione. Agevoliamo l'ingresso e la permanenza in Italia di partners stranieri che intendono unirsi civilmente con i propri cari in Italia. Affidarsi a noi significa scegliere un partner che ascolta le vostre esigenze e difende con determinazione i vostri diritti.


Altre categorie:

Matrimonio, Diritto internazionale ed europeo, Diritto di famiglia, Separazione, Divorzio, Adozione, Ricorso al TAR, Diritti umani, Gratuito patrocinio.



Referenze

Pubblicazione legale

Unioni Civili tra Cittadini Italiani e Stranieri: Diritto al Ricongiungimento Familiare

Pubblicato su IUSTLAB

Le unioni civili sono state riconosciute in Italia con la Legge Cirinnà (legge n. 76 del 20 maggio 2016), che estende alle coppie omoaffettive diritti e doveri simili a quelli matrimoniali. La legge permette alle coppie dello stesso sesso di costituire un’unione civile, con diritti quali assistenza morale e materiale, coabitazione, e cognome comune. Unioni Civili tra Italiani e Stranieri I cittadini stranieri uniti civilmente con italiani possono accedere a diritti simili a quelli dei coniugi stranieri, incluso il ricongiungimento familiare. Diritto al Ricongiungimento Familiare Regolato dal Decreto Legislativo n. 286/1998 e dal Decreto Legislativo n. 30/2007, il ricongiungimento familiare permette ai cittadini stranieri uniti civilmente con italiani di ottenere un permesso di soggiorno. La procedura richiede: 1. Certificato di unione civile. 2. Documentazione di un alloggio idoneo e reddito sufficiente. 3. Passaporto e documenti personali del richiedente. Nonostante il quadro normativo sia chiaro, le coppie possono incontrare diverse difficoltà burocratiche e amministrative. Tra queste, la richiesta di documenti specifici dal paese di origine del cittadino straniero, la necessità di traduzioni giurate e la variabilità delle tempistiche di rilascio dei permessi di soggiorno. Inoltre, è importante considerare le eventuali differenze culturali e legali tra il paese di origine del cittadino straniero e l’Italia, che possono influenzare il processo di riconoscimento dell’unione civile e del ricongiungimento familiare. Concludendo Le unioni civili tra cittadini italiani e stranieri rappresentano un importante riconoscimento dei diritti delle coppie omoaffettive e un passo avanti verso l’uguaglianza. Il diritto al ricongiungimento familiare assicura che queste coppie possano vivere insieme e costruire una vita comune in Italia. Tuttavia, è essenziale essere ben informati e preparati per affrontare le eventuali sfide burocratiche. Affidarsi a professionisti esperti in diritto dell’immigrazione e delle unioni civili può facilitare il processo, garantendo che i diritti delle coppie siano pienamente rispettati e tutelati. L’impegno verso la parità dei diritti e il riconoscimento delle diverse forme di famiglia è un segno di progresso e civiltà, e l’Italia, con la Legge Cirinnà, ha compiuto un passo significativo in questa direzione.

Sentenza giudiziaria

Patto di convivenza con straniero irregolare ed obbligo di trascrizione da parte dell'Ufficiale di Stato Civile del Comune

Tribunale di Napoli, Sentenza n. 2584/2023 del 18-04-2023

Il Tribunale di Napoli conferma la giurisprudenza precedente già esistente, affermando nuovamente il principio secondo il quale l'ufficiale di StatoCivile de Comune non può rifiutare la trascrizione del patto di convivenza sottoscritto tra un cittadino italiano ed uno straniero, anche se quest'ultimo non è in possesso di un permesso di soggiorno regolare. Questo principio, per analogia, potrà probabilmente applicarsi, in futuro, anche agli stranieri residenti in uno Stato Extra UE che, quindi, potranno superare la discriminazione attuale nei confronti degli stranieri residenti in uno Stato Extra Ue che, di fatto, non possono raggiungere in Italia il proprio partner per avviare una convivenza di fatto. Il nostro studio già sta patrocinando alcuni casi simili, nella speranza che la giurisprudenza si apra anche a queste ultime fattispecie, con lo stesso spiriti di giustizia con la quale il Giudice Napoletano si è mostrato sensibile alle esigenze degli stranieri irregolari presenti sul territorio italiano.

Speaker ad evento

Question time: i rimedi legali avverso l'ingiusto diniego del riconoscimento dello status di rifugiato politico

Immigrazione e asilo. Quali prospettive? - 11/2023

Il 13 novembre 2023, alle ore 14:30, si è tenuto l'incontro di formazione legale promosso dall’Area Immigrati della Caritas di Roma. Il 2023 è stato segnato dal susseguirsi di interventi di riforma della materia dell’immigrazione e dell’asilo. Le norme approvate intendono far fronte a quella che viene definita una “nuova emergenza” in un quadro tutt’altro che organico. In questo contesto, l’Area Immigrati della Caritas di Roma ha proposto un incontro di aggiornamento legale nella Sala formazione “Lê Quyên Ngô Ðình” della Cittadella della Carità (in Via Casilina Vecchia 19). L’incontro di formazione, a cura dall’avv. Cristina Laura Cecchini, ha inteso ricostruire il quadro complessivo delle modifiche per fornire una comprensione di come sono cambiati i principali istituti del diritto dell’immigrazione (ingresso per lavoro), della protezione (in particolare la procedura di frontiera e il trattenimento) e dell’accoglienza delle persone straniere.” Ha partecipato, quale rappresentante della categoria forense impegnata nell'ambito del diritto dell'immigrazione l'Avv. Francesco Sequino con un intervento sulle procedure per l'ingresso legale nel territorio italiano, evidenziando le difficoltà tecniche e dando suggerimenti pratici per non incappare nelle strette maglie della burocrazia. L'avvocato Sequino opera da anni a contatto con le P.A. italiane ed i tribunali di tutta Italia e conosce bene le contraddizioni e le insidie del complesso sistema normativo italiano.

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