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Divorzio internazionale

Scritto da: Stefania Cita - Blog

Pubblicazione legale:

La sempre crescente libertà di circolazione ha dato luogo all’esistenza di fenomeni nuovi e significativi: aumenta il numero di persone di diversa cittadinanza che scelgono di contrarre matrimonio e si incrementano le eventualità in cui si decide di sciogliere questi legami. Come si regolano i rapporti conseguenti alle unioni tra cittadini appartenenti a Paesi diversi? Come si svolge un procedimento di separazione o divorzio che fa riferimento a un matrimonio contratto all’estero? In tali casi - e in altri simili - entrano in vigore le norme di diritto internazionale, con un’efficacia che, pur essendo prevalente sulle norme interne dei diversi Stati, talvolta si svolge in sinergia con queste ultime. 1. DIVORZIO INTERNAZIONALE LA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO Un’ipotesi peculiare di scioglimento del matrimonio è rappresentata dal cosiddetto "divorzio internazionale", che ha luogo quando i coniugi non sono cittadini dello stesso Stato, oppure qualora nel procedimento sussistano altri elementi di internazionalità. La fattispecie si riferisce non solo ai coniugi di cittadinanza diversa, ma anche ai cittadini italiani, residenti in un paese estero, che intendono divorziare in Italia, oppure agli stranieri che chiedono il divorzio nel nostro Paese. In tutti questi casi è necessario individuare la legge da seguire nel procedimento e, per farlo, si applicano le norme di diritto internazionale comune. Vediamo, quindi, quali sono queste norme, in quale ambito operano e qual è l’effetto che una sentenza emessa all’estero produce in Italia. 2. I PROCEDIMENTI DI SEPARAZIONE E DIVORZIO INTERNAZIONALE: LA DISCIPLINA UE

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Avv. Stefania Cita - Avvocato Civilista e Divorzista

Lo studio dell' Avvocato Stefania Cita, esperta nel settore del diritto civile, offre assistenza legale qualificata per diritto di famiglia e tutela dei minori, infortunistica stradale, diritto del lavoro, recupero crediti, sfratti e locazioni, condominio, diritti del consumatore, procedure esecutive (mobiliari, immobiliari e presso terzi) ecc.




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Esperienza


Diritto civile

Lo studio legale dell'avvocato Stefania Cita è esperto in diverse aree del diritto civile, con una particolare attenzione al diritto di famiglia, alle successioni, al diritto del lavoro ed alle questioni immobiliari. L'esperienza maturata nel campo si affianca a una solida conoscenza del diritto italiano, garantendo ai clienti una consulenza completa e personalizzata. Inoltre, lo studio offre assistenza legale nella redazione di contratti, nella gestione di contenziosi in ambito civile, nel recupero crediti, nella tutela dei diritti del consumatore e nell’infortunistica stradale.


Diritto di famiglia

L' avvocato Stefania Cita, esperta in diritto di famiglia, offre assistenza legale qualificata per separazione dei coniugi, divorzio e tutela dei minori. Separazioni con negoziazione assistita, separazioni giudiziali e con addebito, modifica delle condizioni di separazione e divorzio, divorzi internazionali, convivenze, unioni civili, rettifica attribuzione sessuale. Pignoramenti per recupero coattivo mantenimento e spese straordinarie impagate.


Separazione

SEPARAZIONE GIUDIZIALE La separazione giudiziale avviene quando solo uno dei due coniugi esprime la volontà di interrompere il vincolo matrimoniale, oppure quando, seppure entrambi abbiano deciso di porre fine al matrimonio, non trovino un accordo per l'affidamento dei figli, la divisione dei beni o la corresponsione dell'assegno di mantenimento o degli alimenti. Il procedimento ha una durata di alcuni anni, ma il ricorso a tale tipo di separazione si rivela necessario in diversi casi. Quando uno dei due coniugi è vittima di violenze, raramente vi è consensualità e il ricorso al procedimento giudiziale non s


Altre categorie:

Divorzio, Matrimonio, Affidamento, Tutela dei minori, Recupero crediti, Pignoramento, Diritto del lavoro, Diritto condominiale, Locazioni, Sfratto, Incidenti stradali, Negoziazione assistita, Gratuito patrocinio, Risarcimento danni, Unioni civili, Incapacità giuridica, Eredità e successioni, Mediazione, Domiciliazioni, Adozione.


Referenze

Pubblicazione legale

Figli con lavoro non dichiarato e mantenimento

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La revoca dell'assegno di mantenimento per i figli lavoratori in nero: aspetti giuridici e giurisprudenza Introduzione La questione della revoca dell'assegno di mantenimento per i figli che lavorano in nero è un tema complesso e delicato, che coinvolge diverse aree del diritto familiare e del diritto del lavoro. In Italia, l'assegno di mantenimento è previsto per garantire il benessere dei figli e del coniuge economicamente più debole dopo la separazione o il divorzio. Tuttavia, la presenza di redditi da lavoro in nero può influenzare significativamente la determinazione di tale assegno. Normativa di Riferimento La disciplina dell'assegno di mantenimento trova il suo fondamento nell'articolo 156 del Codice Civile italiano, che prevede l'obbligo per un coniuge di provvedere al mantenimento dell'altro coniuge e dei figli nel caso in cui questi ultimi non siano economicamente autosufficienti. Inoltre, il Codice Civile stabilisce che la determinazione dell'assegno debba tenere conto delle capacità economiche di entrambi i coniugi, comprese quelle non ufficialmente dichiarate​. Giurisprudenza e Lavoro in Nero La Corte di Cassazione ha affrontato più volte il tema del lavoro in nero in relazione all'assegno di mantenimento. Le sentenze della Corte hanno stabilito che i redditi da lavoro in nero devono essere considerati nel calcolo delle capacità economiche del soggetto obbligato al mantenimento. Questo principio è stato ribadito in numerose decisioni, tra cui la sentenza n. 22616 del 2022 e la sentenza n. 21047 del 2004, che affermano che il reddito da attività lavorativa non dichiarata può influenzare la determi

Pubblicazione legale

L'inquilino moroso delle spese condominiali

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L' INQUILINO CHE NON PAGA LE SPESE CONDOMINIALI. All'interno del condominio la situazione più frequente è quella di un proprietario che non assolve con regolarità ai propri impegni, ma non mancano nella realtà casi in cui l'affittuario si trovi nella stessa situazione. Le spese condominiali rientrano negli oneri accessori del contratto di locazione e rappresentano una componente della stessa importanza del canone di affitto. Indipendentemente da quelli che sono gli accordi tra locatore e affittuario su quali spese rientrino negli oneri condominiali, ci si pone il dubbio su cosa fare quando l'inquilino non paga utenze e spese condominiali. Analizziamo insieme le possibili alternative. Stabiliamo innanzitutto un principio molto importante. Nel caso in cui l'inquilino risulti moroso nei confronti del condominio per utenze e spese condominiali, l'amministratore non potrà rivalersi nei confronti di questo ma dovrà necessariamente agire nei confronti del proprietario di casa. Sarà poi il locatore a rivalersi sull'affittuario per recuperare, in maniera giudiziale o stragiudiziale, le somme anticipate per suo conto. Stabiliamo innanzitutto quali sono le spese condominiali che l'affittuario deve pagare. Per stabilire gli oneri che dovranno essere addebitati all'uno o all'altro ci viene in soccorso la legge sull'equo canone che elenca nello specifico le diverse voci. All'affittuario spettano tutte le spese che rientrano nell'ordinaria amministrazione come le spese per la pulizia, il funzionamento dell'ascensore, le spese per le utenze relative all'energia elettrica e all'acqua, per il riscaldamento qualora c...

Pubblicazione legale

Separarsi e divorziare quando il coniuge è irreperibile

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I casi di irreperibilità del coniuge sono più frequenti di quanto non si possa immaginare. La condizione di irreperibilità si verifica nel momento in cui una delle due parti fa in modo di non lasciare un recapito a cui può essere rintracciato. I modi per rendersi irreperibile sono diversi: trasferimento di residenza senza comunicare lo spostamento, trasferimento all'estero senza comunicazione al consolato sono le fattispecie più comuni quando si tratta di cittadini italiani. Ma l'irreperibilità è frequente soprattutto per i cittadini stranieri che, dopo la separazione dal coniuge, scelgono di tornare nel loro Paese o di andare in un altro Stato estero facendo perdere le loro tracce. Anche quando il coniuge diventa irreperibile e non dà più notizie di sé è possibile ottenere la separazione ed il divorzio. Per chiedere la separazione/divorzio da un coniuge irreperibile è necessario aprire un contenzioso giuridico. Si deve, quindi, avviare una procedura tramite l'avvocato, tenuto a depositare presso il tribunale competente il ricorso e le motivazioni della richiesta. Queste devono essere recapitate all'altro coniuge insieme alla data fissata per l'udienza: l'istanza non verrà mai recapitata all'altra parte, perché il tutto viene inoltrato all'ultimo indirizzo conosciuto, al quale il coniuge si è reso irreperibile. Tuttavia, non sono rari i casi in cui, nel momento in cui viene recapitata l'istanza all'ultimo indirizzo riconosciuto, il coniuge irreperibile faccia la sua ricomparsa. In questo caso è possibile avviare la procedura consensuale, se vengono raggiunti degli accordi. Durante l'udienza, se il giudice....

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