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Recupero stipendi arretrati

Scritto da: Stefania Cita - BLOG

Pubblicazione legale:

La tutela del diritto alla retribuzione Il pagamento dello stipendio rappresenta uno dei principali diritti riconosciuti al lavoratore, il quale deve esigere di ricevere mensilmente la propria busta paga, con relativo e corrispondente versamento dello stipendio, senza alcun ritardo o irregolarità. Ciò viene stabilito dall'art. 2099 c.c. che sancisce espressamente il diritto alla retribuzione e, dunque, a ricevere il compenso da parte del datore di lavoro per l'attività prestata nei modi e tempi stabiliti dal contratto di lavoro. Sempre più spesso si assiste a situazioni in cui il datore di lavoro non paga il suo dipendente, lo paga in ritardo o, cosa ancora peggiore, quanto gli viene corrisposto non è in linea con quanto dichiarato in busta paga. Si tratta si situazioni purtroppo assai comuni al giorno d'oggi, situazioni che, però, il legislatore ha provveduto a limitare attraverso forti forme di tutela nei confronti del lavoratore: la legge, infatti, si è mossa affinché venisse garantito il recupero dei crediti dovuti. Azioni a disposizione del lavoratore per richiedere il pagamento degli stipendi arretrati Quando il datore di lavoro è moroso, il lavoratore può chiedere il pagamento del suo credito sino ai 5 anni successivi dopo la fine del rapporto di lavoro. Affinché il lavoratore riesca nel suo intento, gli sono state messe a disposizione dalla legge alcune possibili azioni da attuare per difendersi da tale mancanza e recuperare gli stipendi arretrati. Dimissioni per giusta causa In caso di mancata retribuzione lavorativa per almeno due mesi consecutivi, il lavoratore può decidere di optare per le ...

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Avv. Stefania Cita - Avvocato Civilista e Divorzista

Lo studio dell' Avvocato Stefania Cita, esperta nel settore del diritto civile, offre assistenza legale qualificata per diritto di famiglia e tutela dei minori, infortunistica stradale, diritto del lavoro, recupero crediti, sfratti e locazioni, condominio, diritti del consumatore, procedure esecutive (mobiliari, immobiliari e presso terzi) ecc.




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Esperienza


Diritto civile

Lo studio legale dell'avvocato Stefania Cita è esperto in diverse aree del diritto civile, con una particolare attenzione al diritto di famiglia, alle successioni, al diritto del lavoro ed alle questioni immobiliari. L'esperienza maturata nel campo si affianca a una solida conoscenza del diritto italiano, garantendo ai clienti una consulenza completa e personalizzata. Inoltre, lo studio offre assistenza legale nella redazione di contratti, nella gestione di contenziosi in ambito civile, nel recupero crediti, nella tutela dei diritti del consumatore e nell’infortunistica stradale.


Diritto di famiglia

L' avvocato Stefania Cita, esperta in diritto di famiglia, offre assistenza legale qualificata per separazione dei coniugi, divorzio e tutela dei minori. Separazioni con negoziazione assistita, separazioni giudiziali e con addebito, modifica delle condizioni di separazione e divorzio, divorzi internazionali, convivenze, unioni civili, rettifica attribuzione sessuale. Pignoramenti per recupero coattivo mantenimento e spese straordinarie impagate.


Separazione

SEPARAZIONE GIUDIZIALE La separazione giudiziale avviene quando solo uno dei due coniugi esprime la volontà di interrompere il vincolo matrimoniale, oppure quando, seppure entrambi abbiano deciso di porre fine al matrimonio, non trovino un accordo per l'affidamento dei figli, la divisione dei beni o la corresponsione dell'assegno di mantenimento o degli alimenti. Il procedimento ha una durata di alcuni anni, ma il ricorso a tale tipo di separazione si rivela necessario in diversi casi. Quando uno dei due coniugi è vittima di violenze, raramente vi è consensualità e il ricorso al procedimento giudiziale non s


Altre categorie:

Divorzio, Matrimonio, Affidamento, Tutela dei minori, Recupero crediti, Pignoramento, Diritto del lavoro, Diritto condominiale, Locazioni, Sfratto, Incidenti stradali, Negoziazione assistita, Gratuito patrocinio, Risarcimento danni, Unioni civili, Incapacità giuridica, Eredità e successioni, Mediazione, Domiciliazioni, Adozione.


Referenze

Pubblicazione legale

Amministrazione di sostegno

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Amministrazione di sostegno Immaginate di trovarvi in una situazione in cui un vostro caro, a causa di una malattia o un incidente, non è più in grado di gestire autonomamente i propri affari personali e patrimoniali. Come potete aiutarlo? Ecco la soluzione: l'amministrazione di sostegno! Questa figura legale può essere un faro nella tempesta per chi si trova ad attraversare momenti difficili della vita. In questo post approfondiremo il significato, le modalità e tutte le risorse utili che riguardano questa preziosa protezione. L'amministrazione di sostegno consente alla persona fragilizzata - ma anche alle famiglie coinvolte -di ottenere assistenza concreta nella gestione dei bisogni quotidiani senza togliergli la dignità né invadere completamente la sua sfera personale. Ma come funziona esattamente? Chi sono gli attori coinvolti nel processo? Qual è il ruolo del giudice tutelare e dell’amministratore? Nel nostro prossimo articolo intitolato "Amministrazione di Sostegno", cercheremo insieme le risposte a queste domande cruciali ed esploreremo ogni aspetto importante legato a questa misura protettiva che rappresenta uno strumento essenziale nell'assistenza agli individui vulnerabili. Requisiti e condizioni per l'amministrazione di sostegno L'amministrazione di sostegno è un istituto giuridico che ha lo scopo di proteggere e assistere le persone che non sono in grado di prendere decisioni autonome a causa di una malattia, un'invalidità o una degenerazione mentale. Per poter richiedere l'amministrazione di sostegno, è necessario dimostrare che la persona in questione è effettivamente incapace di gestire i ....

Pubblicazione legale

L'inquilino moroso delle spese condominiali

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L' INQUILINO CHE NON PAGA LE SPESE CONDOMINIALI. All'interno del condominio la situazione più frequente è quella di un proprietario che non assolve con regolarità ai propri impegni, ma non mancano nella realtà casi in cui l'affittuario si trovi nella stessa situazione. Le spese condominiali rientrano negli oneri accessori del contratto di locazione e rappresentano una componente della stessa importanza del canone di affitto. Indipendentemente da quelli che sono gli accordi tra locatore e affittuario su quali spese rientrino negli oneri condominiali, ci si pone il dubbio su cosa fare quando l'inquilino non paga utenze e spese condominiali. Analizziamo insieme le possibili alternative. Stabiliamo innanzitutto un principio molto importante. Nel caso in cui l'inquilino risulti moroso nei confronti del condominio per utenze e spese condominiali, l'amministratore non potrà rivalersi nei confronti di questo ma dovrà necessariamente agire nei confronti del proprietario di casa. Sarà poi il locatore a rivalersi sull'affittuario per recuperare, in maniera giudiziale o stragiudiziale, le somme anticipate per suo conto. Stabiliamo innanzitutto quali sono le spese condominiali che l'affittuario deve pagare. Per stabilire gli oneri che dovranno essere addebitati all'uno o all'altro ci viene in soccorso la legge sull'equo canone che elenca nello specifico le diverse voci. All'affittuario spettano tutte le spese che rientrano nell'ordinaria amministrazione come le spese per la pulizia, il funzionamento dell'ascensore, le spese per le utenze relative all'energia elettrica e all'acqua, per il riscaldamento qualora c...

Pubblicazione legale

Separarsi e divorziare quando il coniuge è irreperibile

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I casi di irreperibilità del coniuge sono più frequenti di quanto non si possa immaginare. La condizione di irreperibilità si verifica nel momento in cui una delle due parti fa in modo di non lasciare un recapito a cui può essere rintracciato. I modi per rendersi irreperibile sono diversi: trasferimento di residenza senza comunicare lo spostamento, trasferimento all'estero senza comunicazione al consolato sono le fattispecie più comuni quando si tratta di cittadini italiani. Ma l'irreperibilità è frequente soprattutto per i cittadini stranieri che, dopo la separazione dal coniuge, scelgono di tornare nel loro Paese o di andare in un altro Stato estero facendo perdere le loro tracce. Anche quando il coniuge diventa irreperibile e non dà più notizie di sé è possibile ottenere la separazione ed il divorzio. Per chiedere la separazione/divorzio da un coniuge irreperibile è necessario aprire un contenzioso giuridico. Si deve, quindi, avviare una procedura tramite l'avvocato, tenuto a depositare presso il tribunale competente il ricorso e le motivazioni della richiesta. Queste devono essere recapitate all'altro coniuge insieme alla data fissata per l'udienza: l'istanza non verrà mai recapitata all'altra parte, perché il tutto viene inoltrato all'ultimo indirizzo conosciuto, al quale il coniuge si è reso irreperibile. Tuttavia, non sono rari i casi in cui, nel momento in cui viene recapitata l'istanza all'ultimo indirizzo riconosciuto, il coniuge irreperibile faccia la sua ricomparsa. In questo caso è possibile avviare la procedura consensuale, se vengono raggiunti degli accordi. Durante l'udienza, se il giudice....

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