In tema di responsabilità medica, il danno da emotrasfusione ha generato nel tempo una rilevante produzione giurisprudenziale che, associata al progresso scientifico medico-legale, ne ha delineato i controversi aspetti del risarcimento. L’ambito giuridico deve essere affrontato tenendo conto dello sviluppo delle tecniche diagnostiche preventive, studiate con il fine di minimizzare il rischio di contagio post-trasfusionale. Nel corso degli ultimi anni infatti, l’emanazione di normative da parte del Ministero della Salute – susseguitesi di pari passo alle conquiste scientifiche - hanno notevolmente ridimensionato il rischio di patologie derivanti da trasfusioni. Il complesso e lungo percorso è arrivato, alla fine, a centrare un importante obiettivo avente una duplice indiscussa valenza, da un lato, infatti, è riuscito a preservare al meglio la salute del paziente, dall’altro, ha sensibilmente ridotto il rischio per la Pubblica Amministrazione, di dover risarcire quei danni non sempre prevedibili, derivanti dalle emotrasfusioni. In particolare, oggi in Italia, ai virus del HBV, HCV, HIV vengono applicate metodiche molecolari che permettono di escludere un donatore infetto con un margine di errore prossimo all’1x10-6. Questa stringente procedura di controllo del sangue, è stata introdotta nel nostro paese tra gli anni ‘80 e ’90 e, definitivamente applicate con rigore, dai primi anni 2000.
Avvocato civilista patrocinante dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Giurisdizioni Superiori. Ho un'esperienza ultradecennale nell'ambito della Responsabilità Sanitaria. Fornisco una prima consulenza gratuita diretta alla valutazione del caso presentato. Nella circostanza in cui ricorrano le condizioni minime necessarie per richiedere un risarcimento derivante da un errore medico, fornisco assistenza legale gratuita, anticipando integralmente tutte le spese necessarie sia stragiudiziali che giudiziali che vengono contrattualmente e dettagliatamente stabilite con l'Assistito.
Ho patrocinato negli ultimi 5 anni oltre 100 giudizi in materia d Responsabilità sanitaria. Sono attualmente membro del Comitato Valutazione Sinistri di una delle maggiori strutture sanitarie universitarie del Lazio, nonché fiduciario di primarie Società di Assicurazioni italiane ed estere specializzate nella RCT delle Strutture sanitarie pubbliche e private.
Ho preso parte a oltre 150 incontri di mediazione in materia di responsabilità sanitaria, ottenendo eccellenti risultati anche in una categoria di mediazioni che non ha statisticamente una percentuale alta di successo.
Avvocato cassazionista esercito la professione in ambito civilistico dal 2002. Ho maturato una significativa esperienza nella responsabilità sanitaria, attraverso la risoluzione positiva di controversie sia in ambito stragiudiziale che giudiziale.
Diritto assicurativo, Negoziazione assistita, Risarcimento danni.
Francesco Paolo Cherra
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