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Reati stradali | La Cassazione chiarisce quando denunciare per ottenere il risarcimento del danno in sede penale

Scritto da: Stefano Soardi - Pubblicato su IUSTLAB

Pubblicazione legale:

La recente sentenza della Corte Suprema di Cassazione, Sez. IV, n. 3384 del 29 gennaio 2024, – di seguito scaricabile – rappresenta un’importante pronuncia in materia di procedibilità del reato, con particolare riferimento alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 150/2022, noto come “Riforma Cartabia”. Il caso in esame riguardava A.A., condannato per il delitto di lesioni stradali aggravato dalla guida in stato di ebbrezza alcolica, reato previsto dall’art. 590 bis del codice penale.

La Corte di Appello di Brescia aveva confermato la responsabilità penale di A.A., escludendo tuttavia l’aggravante della guida in stato di ebbrezza per l’inutilizzabilità dei referti del pronto soccorso. La difesa dell’imputato ha presentato ricorso per cassazione, sollevando due motivi: la carenza di motivazione sulla sanzione amministrativa accessoria e la richiesta di declaratoria di estinzione del reato per mancanza di querela, in virtù delle modifiche apportate dalla Riforma Cartabia.

La Corte di Cassazione ha accolto il secondo motivo di ricorso, rilevando che, a partire dal 30 dicembre 2022, il reato di lesioni stradali è divenuto procedibile a querela di parte. Questo significa che, per procedere penalmente contro l’autore del reato, è necessario che la persona offesa presenti una querela entro tre mesi dal fatto. Nel caso specifico, non essendo stata presentata querela entro i termini previsti, né essendo stata manifestata l’istanza punitiva della persona offesa in altro modo, la Corte ha dichiarato l’estinzione del reato per mancanza di querela, annullando senza rinvio la sentenza impugnata.

Questa decisione sottolinea l’importanza della querela come condizione di procedibilità per determinati reati, evidenziando come le modifiche normative possano incidere sulla punibilità dell’autore del fatto. L’art. 2, comma 4, del codice penale prevede infatti che le nuove disposizioni più favorevoli all’imputato debbano essere applicate anche retroattivamente, in qualsiasi stato e grado del giudizio.

In conclusione, la sentenza n. 3384/2024 della Cassazione evidenzia come l’entrata in vigore della Riforma Cartabia abbia introdotto significative novità nel regime di procedibilità dei reati, rafforzando il principio della retroattività della legge penale più favorevole e ribadendo l’importanza della querela come strumento di tutela dell’interesse della persona offesa. Pertanto, per i reati ora procedibili a querela, è fondamentale che la persona offesa presenti la querela entro i termini di legge per permettere l’avvio del procedimento penale.

Soardi Studio Legale difende da molti anni le vittime di incidenti stradali e le loro famiglie per aiutarle ad ottenere il giusto risarcimento del danno



Avv. Stefano Soardi - Avvocato penalista

Avvocato, fondatore dello studio Soardi Studio Legale, da anni difendo vittime e imputati unicamente in ambito penale, anche avvalendomi del gratuito patrocinio. Mi occupo in particolare di: risarcimento dei danni per le vittime di sinistri stradali e di infortuni sul lavoro - anche mortali - consulenza alle imprese in ambito 231/01, privacy e GDPR, reati in materia di "Codice Rosso" (stalking, maltrattamenti, violenza sessuale) e reati stradali. Per qualunque informazione è possibile consultare il sito di Soardi Studio Legale | Diritto Penale e Compliance.




Stefano Soardi

Esperienza


Diritto dello sport

Da anni assisto società sportive – professionistiche e dilettantistiche, anche ASD e SSD – nel processo di adeguamento alle normative. A seguito dell'entrata in vigore dei decreti 36 e 39 del 2021 ho realizzato per diverse società ed associazioni sportive Modelli Organizzativi Sportivi e Codici Etici. Inoltre ricopro la carica di Responsabile interno contro abusi e violenze per diversi enti presenti sul territorio, effettuo attività di formazione e predispongo i necessari canali di segnalazione degli illeciti. Per molte realtà sportive ho inoltre redatto Modelli Organizzativi ex D.Lgs. 231/01.


Incidenti stradali

Assisto vittime di reati stradali e infortuni – anche mortali - oltre alle loro famiglie per ottenere il giusto risarcimento del danno. Difendo anche persone che hanno commesso reati violando le norme del codice della strada e nei casi di guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Per qualunque approfondimento è possibile consultare il sito di Soardi Studio Legale | Diritto Penale e Compliance.


Gratuito patrocinio

Assisto imputati e vittime anche avvalendomi del gratuito patrocinio. Le vittime dei reati inclusi nel "Codice rosso" (stalking, violenza sessuale e maltrattamenti) possono sempre.ottenere il patrocinio a spese dello Stato.


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Referenze

Intervista pubblica

Ranking avvocati | Soardi Studio Legale unico studio bergamasco inserito dal Corriere della Sera

Corriere della Sera - 2/2024

Con grande piacere si comunica che Soardi Studio Legale è l’unico studio bergamasco inserito dal Corriere della Sera nel prestigioso elenco “Studi legali dell’anno 2024“. Come si legge nell’articolo, la selezione è stata effettuata tra centinaia di studi professionali della commissione scientifica composta da membri dell’Università Cattolica di Milano e dell’Università degli Studi di Milano “con la volontà di testare gli studi legali più strutturati d’italia e la loro capacità di innovare, di valorizzare donne e giovani, di svolgere attività collaterali“. E’ un onore essere accostati a nomi di avvocati e studi legali tanto prestigiosi.

Titolo professionale

Master di II livello in diritto penale d'impresa

Just Legal Services - Scuola di Formazione Legale - 9/2015

Principi generali del diritto penale d’impresa; nuovi reati societari e tutela penale del mercato e del risparmio; reati fallimentari; reati tributari; responsabilità amministrativa delle società; diritto penale bancario e contrasto al riciclaggio.

Pubblicazione legale

Incidente stradale e risarcimento | La Cassazione ricomprende l’acufene tra le lesioni conseguenti al sinistro

Pubblicato su IUSTLAB

L’acufene, una condizione caratterizzata dalla percezione di rumori o fischi nell’orecchio in assenza di stimoli esterni, può derivare da traumi fisici, tra cui incidenti stradali . La recente ordinanza della Corte di Cassazione (Cass. civ., Sez. III, Ord., 16/01/2024, n. 1607) – di seguito scaricabile – ha affrontato un caso emblematico in cui una persona ha subito gravi danni alla sua capacità lavorativa specifica a seguito di un sinistro stradale, riportando, tra le altre lesioni, “ acufeni con ipoacusia destra “. Il caso in esame ha visto A.A. convenire in giudizio la società F.lli B.B. Srl e la compagnia di assicurazioni per ottenere il risarcimento del danno patrimoniale derivante dalla perdita di capacità lavorativa specifica, stimato inizialmente in euro 552.244,22 e successivamente rideterminato in euro 693.377,86. La complessità della quantificazione del danno ha richiesto una valutazione dettagliata delle conseguenze fisiche e professionali subite dal ricorrente, tra cui l’acufene, che ha causato un demansionamento da macchinista a impiegato tecnico-amministrativo. L’acufene, in questo contesto, non è stato solo un sintomo medico, ma un elemento determinante nella valutazione del danno subito . La Corte ha dovuto considerare come questa condizione abbia influito sulla capacità lavorativa del ricorrente, riducendo la sua possibilità di svolgere mansioni che richiedono un’ottima capacità uditiva e, di conseguenza, influenzando il suo trattamento retributivo. La sentenza della Corte d’Appello di Venezia, parzialmente riformata dalla Cassazione, ha riconosciuto che il danno da lucro cessante, sia passato che futuro, dovesse includere non solo la componente fissa della retribuzione, ma anche gli accessori connessi alla specifica mansione di macchinista, che la vittima non poteva più svolgere a causa dell’acufene. Questo riconoscimento è fondamentale, poiché sottolinea l’importanza di considerare l’integralità del risarcimento per le vittime di incidenti stradali, includendo tutte le componenti retributive perse a causa delle lesioni subite. La Cassazione, accogliendo il primo motivo di ricorso, ha ribadito che il principio di integralità del risarcimento deve comprendere tutte le conseguenze pregiudizievoli dell’illecito, incluse quelle future e certe, come l’incapacità di svolgere determinate mansioni a causa dell’acufene. Questa decisione ha rinviato il caso alla Corte d’Appello di Venezia per una nuova valutazione, sottolineando la necessità di una quantificazione del danno che tenga conto di tutte le componenti retributive perse. In conclusione, l’ordinanza della Corte di Cassazione rappresenta un importante precedente giuridico per il riconoscimento dell’acufene come danno risarcibile in seguito ad un incidente stradale, evidenziando l’importanza di un risarcimento integrale che consideri tutte le conseguenze negative sul piano lavorativo e retributivo. Soardi Studio Legale assiste da anni le vittime di incidenti stradali e le loro famiglie per ottenere il giusto risarcimento del danno.

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