Le norme processuali hanno natura “servente”: sicché la deduzione dei vizi derivanti dalla loro inosservanza (i vizi formali) non serve a tutelare la (…) regolarità dell’attività giudiziaria ma - quand’anche si denunciasse l’adozione di diverso rito (lavoro anziché ordinario, p. e., o viceversa) - ad eliminare i pregiudizi conseguenti all’esercizio delle facoltà in cui si esprime il diritto di difesa. Omettesse pure il curatore di informare il creditore in tutto o in parte escluso circa il suo proprio diritto di opposizione, la comunicazione dello stato passivo dichiarato esecutivo resterebbe nondimeno valida ed efficace, agli effetti di cui all’art. 99 (decorrenza termine per la opposizione), segnatamente. In caso di cumulo di azioni da inadempimento contrattuale e da clausola (penale) anticipatamente liquidativa del danno da ritardo, per tener ben distinti i rispettivi oggetti e titoli, si deve necessariamente tenere conto della prestazione risarcitoria per l’inadempimento (…) della entità del danno ascrivibile al ritardo che sia stato già autonomamente considerato nella determinazione della penale, al fine di evitare un ingiusto sacrificio del debitore.
Fonte: Persona e danno, 4/2022 - leggi l'articolo
Laureato con lode a Parma, con tesi in diritto processuale civile. Ha frequentato l'Accademia di diritto europeo di Treviri, in Germania. Master univ. I° in Contratto-Mercato. Prime esperienze e formazione acquisite in uno dei più rinomati studi legali di Milano, ove si è occupato, prevalentemente, delle "azioni Parmalat" (revocatorie e risarcitorie). Ha poi collaborato con lo studio del Prof. Bonfatti, a Modena. Autore di numerose pubblicazioni, in tema di responsabilità civile, diritto commerciale e dell'insolvenza. Da più di dieci anni ha studio a Reggio Emilia. Si occupa di diritto civile e commerciale, e dell'insolvenza.
Si è occupato di divisioni d’eredità, specie transattive, di masse sia mobiliari che immobiliari, prestando particolare attenzione alle relative fiscalità; di atti di destinazione patrimoniale; di reintegrazione di quota ereditaria. E di fondazioni testamentarie, seguite anche per procurare le autorizzazioni necessarie alla gestione (straordinaria) delle relative dotazioni patrimoniali.
Ha maturato significativa esperienza nella negoziazione e redazione di contratti, in particolare di cessione d'azienda, di azioni e quote sociali; di distribuzione commerciale, anche in esclusiva; di affitto di azienza; locazione immobiliare. Nella tutela del socio di minoranza, nella definizione delle situazioni di "stallo", o di "exit". Si è anche occupato di azioni di responsabilità (di amministratori e sindaci) e di bancarotta.
E' stato curatore fallimentare; è consulente legale di varie procedure; assiste imprenditori e "debitori civili" nella definizione giudiziale (e stragiudiziale) dell'insolvenza e sovraindebitamento, e nelle procedure di esdebitazione; è autore di diversi articoli e saggi in materia.
Diritto amministrativo, Contratti, Arbitrato, Diritto tributario, Sovraindebitamento.
Riccardo Riccò
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Reggio Emilia (RE)
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