Il punto prospettico dal quale muove il diritto comporta inevitabilmente una certa asetticità dell’osservazione, per cui, giuridicamente, il fenomeno che si osserva non può che essere ridotto a fattispecie, appunto giuridica, di danno. (...) la «fattispecie» può essere razionalizzata nei consueti termini generali: danno; condotta antigiuridica e/o posizione; e nesso di causazione (...) danno che colpisce l’ambiente [compromettendo significativamente una o più risorse naturali e/o le utilità assicurate da queste (art. 300, 1° co., d. lgs. n. 152/2006)] e per ciò l’uomo, con effetti particolarmente gravi e diffusi. Lasciando al prosieguo della trattazione l’esame dei singoli aspetti della fattispecie, deve sin d’ora anticiparsi che due sono (...) gli aspetti che risultano maggiormente problematici: uno squisitamente tecnico, che attiene alla quantificazione del danno e/o alle misure compensative la cui attuazione sia da imporre al responsabile. L’altro, seppur di rilievo pratico decisivo, di carattere invece assai teorico, riguardante il profilo della legittimazione attiva (...) dunque, specularmente, la legittimazione materiale del soggetto singolo o collettivo che chieda di essere risarcito di quei pregiudizi risentiti (...) sottesi, da un lato, gli equilibri tra la sfera di dominio dello Stato (quale suprema personificazione della comunitàsovrana delterritorio), e la sfera di dominio del singolo [da stabilirsi quali sono, e sin dove arrivano, i pregiudizi individuali o collettivi risarcibili, e quanto, a tal fine, devono essere avvinti, o prossimi al danno (e pure se non vi sia sovrapposizione tra le due sfere.
Fonte: Trattato dei nuovi danni, Padova 2011, cap. XXX
Laureato con lode a Parma, con tesi in diritto processuale civile. Ha frequentato l'Accademia di diritto europeo di Treviri, in Germania. Master univ. I° in Contratto-Mercato. Prime esperienze e formazione acquisite in uno dei più rinomati studi legali di Milano, ove si è occupato, prevalentemente, delle "azioni Parmalat" (revocatorie e risarcitorie). Ha poi collaborato con lo studio del Prof. Bonfatti, a Modena. Autore di numerose pubblicazioni, in tema di responsabilità civile, diritto commerciale e dell'insolvenza. Da più di dieci anni ha studio a Reggio Emilia. Si occupa di diritto civile e commerciale, e dell'insolvenza.
Si è occupato di divisioni d’eredità, specie transattive, di masse sia mobiliari che immobiliari, prestando particolare attenzione alle relative fiscalità; di atti di destinazione patrimoniale; di reintegrazione di quota ereditaria. E di fondazioni testamentarie, seguite anche per procurare le autorizzazioni necessarie alla gestione (straordinaria) delle relative dotazioni patrimoniali.
Ha maturato significativa esperienza nella negoziazione e redazione di contratti, in particolare di cessione d'azienda, di azioni e quote sociali; di distribuzione commerciale, anche in esclusiva; di affitto di azienza; locazione immobiliare. Nella tutela del socio di minoranza, nella definizione delle situazioni di "stallo", o di "exit". Si è anche occupato di azioni di responsabilità (di amministratori e sindaci) e di bancarotta.
E' stato curatore fallimentare; è consulente legale di varie procedure; assiste imprenditori e "debitori civili" nella definizione giudiziale (e stragiudiziale) dell'insolvenza e sovraindebitamento, e nelle procedure di esdebitazione; è autore di diversi articoli e saggi in materia.
Diritto amministrativo, Arbitrato, Diritto tributario, Sovraindebitamento, Contratti.
Riccardo Riccò
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