Quando un soggetto si trova di fronte a una o più sentenze penali definitive di condanna, qualora sia possibile, mi attivo utilizzando i rimedi “alternativi” alla detenzione. Infatti proprio recentemente ho richiesto per un mio assistito la misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali nella fattispecie prevista dall’art.47 comma 3 bis O.P. dovendo, l’interessato, espiare una pena non superiore a quattro anni di detenzione. Per ottenere l’accoglimento di tale misura alternativa è necessario che il soggetto, nell’anno precedente alla presentazione della richiesta trascorso in libertà, abbia serbato un comportamento tale da consentire un giudizio prognostico favorevole circa la sua rieducazione. È altresì importante che il richiedente svolga attività lavorativa e che dimostri una reale volontà di cambiamento mediante idonea documentazione di tale “nuovo percorso” intrapreso. L’istanza si presenta al competente Tribunale di Sorveglianza che, sentiti i servizi sociali in merito, disporrà o meno la misura in favore del soggetto fissando apposita udienza camerale. All’esito dell’accoglimento positivo dell’istanza dell’affidamento in prova ai servizi sociali, l’interessato sarà monitorato costantemente da questi ultimi e dovrà attenersi alle disposizioni che gli vengono comunicate. Questo strumento offre all’interessato la possibilità di ricominciare un percorso nuovo, positivo e lontano da condotte errate, senza dover privarsi della libertà personale e quindi la propria rieducazione può ripartire proprio dalle attività lavorative, sociali e familiari che svolgerà. Avv. Daniele Cinti
L'Avv. Daniele Cinti opera nei settori civile e penale seguendo prevalentemente controversie inerenti separazioni, divorzi e disciplina dei figli; inoltre ha maturato una esperienza pluriennale nelle amministrazioni di sostegno. Svolge assistenza e la difesa tecnica nei processi penali, dalla fase delle indagini preliminari, incluso l’eventuale svolgimento di indagini difensive e consulenze tecniche in collaborazione con esperti del settore, fino alla definizione del processo avanti alle competenti Autorità Giudiziarie. Abilitato al patrocinio a spese dello Stato nelle materie di diritto civile e diritto penale.
La mia propensione per il diritto di famiglia si esprime attraverso una numerosa casistica di separazioni, divorzi ed unioni che ho trattatto in questi anni. Ogni volta che un rapporto coniugale o di convivenza termina, consiglio sempre ai clienti di tutelare gli interessi dei figli, se ci sono, prospettando quelle soluzioni che ritengo più adatte al caso e possibilmente non conflittuali, proprio nell'interesse primario dei figli stessi.
Ho accumulato esperienza in numerose questioni inerenti la discplina delle condizioni di separazione. In particolare ho cercato di perseguire le soluzioni meno onerose e più eque per le parti, soprattutto in presenza di figli minori discplinandone l'affido condiviso.
Negli anni di esperienza in questo settore ho acquisito una notevole capacità nell'ottenere le soluzioni più veloci e favorevoli per i miei assistiti privilegiando il dialogo con le controparti. Anche la fase del divorzio va affrontata con la massima attenzione, poiché potrebbe far riaccendere vecchie questioni solo sopite con la separazione dei coniugi.
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Daniele Cinti
Corso G. Matteotti N.31
Jesi (AN)
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