Avvocato Daniele Cinti a Jesi

Daniele Cinti

Avvocato penalista, civilista e della famiglia

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Quando una separazione giudiziale può trasformarsi in consensuale

Tribunale di Ancona

Caso legale:

Ad un mio cliente veniva notificato il ricorso per la separazione giudiziale tra coniugi dalla moglie, così siamo stati costretti a costituirci in giudizio. Durante le fasi della causa sono emerse reciproche contestazioni anche in ordine ad asserite infedeltà coniugali, circostanze che avrebbero inasprito molto il contenzioso. Visto che, nel frattempo, sia io che il collega di controparte abbiamo lavorato molto per trovare un'equa intesa economica, progressivamente l'astio tra i coniugi si è affievolito. In sostanza, all'esito del deposito delle rispettive memorie ex art.183 VI co c.p.c., abbiamo trovato un'intesa di massima e presentato le conclusioni congiunte per addivenire ad una separazione non più giudiziale ma consensuale, così come è avvenuto. Tramite questo dialogo e lavoro continuativo, che non si è fermato dinanzi ai primi ostacoli, entrambi i coniugi hanno quindi potuto definire le loro questioni in maniera civile ed evitando di "mettere in piazza" alcune circostanze che sarebbero state poco piacevoli soprattutto per i figli anche se maggiorenni. Il lavoro di un buon avvocato consiste sempre nel ricercare la soluzione meno onerosa per il cliente e quindi, quando è possibile, evitare di insistere nel proseguire delle cause che possono essere definite mediante un accordo, anche quando sembra difficile da raggiungere.


Avv. Daniele Cinti - Avvocato penalista, civilista e della famiglia

L'Avv. Daniele Cinti opera nei settori civile e penale seguendo prevalentemente controversie inerenti separazioni, divorzi e disciplina dei figli; inoltre ha maturato una esperienza pluriennale nelle amministrazioni di sostegno. Svolge assistenza e la difesa tecnica nei processi penali, dalla fase delle indagini preliminari, incluso l’eventuale svolgimento di indagini difensive e consulenze tecniche in collaborazione con esperti del settore, fino alla definizione del processo avanti alle competenti Autorità Giudiziarie. Abilitato al patrocinio a spese dello Stato nelle materie di diritto civile e diritto penale.




Daniele Cinti

Esperienza


Diritto di famiglia

La mia propensione per il diritto di famiglia si esprime attraverso una numerosa casistica di separazioni, divorzi ed unioni che ho trattatto in questi anni. Ogni volta che un rapporto coniugale o di convivenza termina, consiglio sempre ai clienti di tutelare gli interessi dei figli, se ci sono, prospettando quelle soluzioni che ritengo più adatte al caso e possibilmente non conflittuali, proprio nell'interesse primario dei figli stessi.


Separazione

Ho accumulato esperienza in numerose questioni inerenti la discplina delle condizioni di separazione. In particolare ho cercato di perseguire le soluzioni meno onerose e più eque per le parti, soprattutto in presenza di figli minori discplinandone l'affido condiviso.


Divorzio

Negli anni di esperienza in questo settore ho acquisito una notevole capacità nell'ottenere le soluzioni più veloci e favorevoli per i miei assistiti privilegiando il dialogo con le controparti. Anche la fase del divorzio va affrontata con la massima attenzione, poiché potrebbe far riaccendere vecchie questioni solo sopite con la separazione dei coniugi.


Altre categorie:

Incapacità giuridica, Diritto penale, Stalking e molestie, Diritto civile, Risarcimento danni, Recupero crediti, Violenza, Incidenti stradali, Gratuito patrocinio, Unioni civili, Diritto condominiale, Locazioni, Sfratto, Fallimento e proc. concorsuali, Diritto assicurativo, Pignoramento, Contratti, Diritto del lavoro, Sostanze stupefacenti, Diritto penitenziario, Diritto immobiliare, Mediazione, Negoziazione assistita, Matrimonio, Domiciliazioni, Eredità e successioni.



Referenze

Sentenza giudiziaria

In caso di incidente stradale causato dall'indagato la particolare tenuità del fatto può escludere il reato di lesioni stradali

Sentenza del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Ancona

Nell'allegata Sentenza la mia assistita era indagata ai sensi dell'art. 590 bis c.p. - lesioni stradali - ma, anche facendo proprie le considerazioni del sottoscritto difensore nelle proprie memorie, il G.I.P. di Ancona archiviava il procedimento a carico della mia assistita vista la dinamica dei fatti che escludeva qualsivoglia responsabilità penale.

Caso legale seguito

L'equivoco sul figlio naturale

Tribunale di Ancona - anno 2019

Molto spesso accade che il genitore, quasi sempre l'uomo, di un figlio nato al di fuori del matrimonio pensi che quest'ultimo, in mancanza di un matrimonio, non abbia gli stessi diritti. Nulla di più errato! In un caso che ho seguito patricinando la madre, la quale richedeva il contributo in favore del figlio "naturale" nato da una convivenza poi terminata, il Giudice di Ancona ha disposto che il padre dovesse corrispondere € 200,00 mensili quale contributo al mantenimento anche se il padre era disoccupato. Ciò fa chiaramente comprendere quale sia il bene da tutelare sempre e comunque ovvero i figli, anche se nati al di fuori del matrimonio. Questo equivoco, dettato dalla ignoranza, purtroppo è più comune di quanto si pensi e molti padri lo comprendono solo con un provvedimento del Giudice.

Pubblicazione legale

Interventi edilizi - la sanatoria estingue il reato penale

Pubblicato su IUSTLAB

L’art. 36, comma 2, del D.P.R. 380/2001 prevede che “Il rilascio del permesso in sanatoria è subordinato al pagamento, a titolo di oblazione, del contributo di costruzione in misura doppia, ovvero, in caso di gratuità a norma di legge, in misura pari a quella prevista dall' articolo 16 . Nell’ipotesi di intervento realizzato in parziale difformità, l'oblazione è calcolata con riferimento alla parte di opera difforme dal permesso”. Nel caso affrontato in studio si sono recati moglie e marito, proprietari di un immobile, che si vedevano imputati per alcuni presunti reati edilizi, peraltro di natura pressoché irrilevante. Questi signori negli anni antecedenti avevano regolarmente pagato gli oneri edilizi al Comune e dunque sanato le difformità in pendenza di CILA e, soprattutto, ben prima dell’avvio dell’azione penale. Nonostante ciò, e sebbene questa difesa evidenziasse, mediante le proprie memorie difensive, la necessità di archiviare il procedimento penale, i signori in questione venivano comunque citati in giudizio per tali asseriti “abusi edilizi”. Ebbene, all’esito del procedimento dibattimentale dinanzi il Tribunale Penale Monocratico di Ancona (n.2232/19 R.G.N.R.), il Giudice non ha potuto far altro che prendere atto della antecedente sanatoria e di quanto questa difesa aveva sempre sostenuto. L’esito è stato ampiamente positivo per i clienti che sono stati assolti con formula piena ma l’intero processo penale poteva (e doveva) essere evitato con una maggiore attenzione da parte degli Organi inquirenti perché, fin dalle indagini, era chiaro che non sussistesse reato in quanto estinto dalla sanatoria avvenuta nella fase amministrativa.

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Lo studio

Daniele Cinti
Corso G. Matteotti N.31
Jesi (AN)

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